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Definiti gli interventi di promozione del fondo di solidarietà del comune di San Benedetto del Tronto

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo la firma del protocollo d’intesa per l’attuazione di interventi di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, si è riunito giovedì 14 novembre, presso la sala Giunta del Municipio, il coordinamento tra Comune e associazioni di volontariato.

Con l’assessore alle politiche sociali Margherita Sorge, al tavolo si sono seduti i rappresentanti della Caritas Diocesana, delle associazioni “Sulle Ali dell’Amore”, “Centro Famiglia”, “Il Mattino”, “Centro di Solidarietà”, Fondazione “Banco Alimentare”, “On the road”, “Coccinella” e il rappresentante delegato dai comitati di quartiere cittadini.

Sono stati definiti gli interventi di promozione del fondo di solidarietà attraverso la collaborazione con il settore servizio cultura, turismo e sport del Comune. Si è deciso che, in occasione di eventi e iniziative culturali e sportive promosse dall’Amministrazione comunale, sarà allestito un punto informativo e di raccolta fondi.

Sono in fase di programmazione iniziative collettive di raccolta fondi da realizzarsi nel periodo natalizio e durante l’anno prossimo.
Inoltre il settore Servizi alla persona, attraverso il coinvolgimento dei propri centri diurni per disabili e i nidi d’infanzia, sta realizzando gadget da poter vendere assieme a prodotti dolciari preparati dall’imprenditore Giammarini.

In conclusione, si è ribadito che il Fondo di Solidarietà finanzierà progetti di aiuto e sostegno rivolti a famiglie che Comune e Associazioni individueranno sulla base di criteri che verranno concordati dall’apposita commissione che si riunirà ad inizio dicembre.

“Crediamo molto in questo progetto – dichiara l’assessore Sorge – con la Caritas, le associazioni e i comitati di quartiere si è creata una stretta sinergia che siamo certi porterà i suoi frutti e riuscirà a cogliere le situazioni di disagio spesso non espresse.
Ci auguriamo – conclude la Sorge – che anche altri imprenditori locali possano essere sensibilizzati e quindi decidere di contribuire alle iniziative di raccolta fondi e all’adozione di progetti per il reinserimento lavorativo

Redazione: