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Il Sindaco ricorda Ugo Marinangeli

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ugo Marinangeli ha incarnato tante figure per la sua città, interpretandole tutte con rigore, preparazione, autorevolezza: insegnante, dirigente scolastico, animatore di associazioni umanitarie e caritatevoli, storico, amministratore.

A me piace particolarmente ricordarlo come educatore perché ha riversato la sua passione per l’insegnamento in tutte le altre attività che ha svolto. Il suo augurio di buona giornata che, dal microfono, rivolgeva la mattina ai suoi alunni e i consigli che dava nei momenti più delicati dell’attività amministrativa avevano un comune denominatore: suggerire, aiutare, offrire la propria esperienza in modo disinteressato, animato solo dal desiderio di sostenere la Città e i suoi concittadini, fossero studenti o amministratori.

 

Ricordo i miei primi giorni in Consiglio comunale quando si guardava con reverenza a figure come Marinangeli che rappresentavano la storia della vita pubblica cittadina: in un’occasione ufficiale, si avvicinò e mi disse: “Non puoi seguire tutto, non saresti un buon amministratore. Inizia ad affrontare un tema, approfondiscilo leggendo e studiando”.

 

Quel tono da professore buono lo ha sempre accompagnato, anche quando negli ultimi tempi, a causa delle sue difficoltà a muoversi, ci sentivamo spesso al telefono. Dopo avermi descritto il tema su cui stava conducendo le ultime ricerche storiche, commentava le vicende politico amministrative con opinioni che erano per me prezioso spunto di riflessione. In Comune e nei luoghi che frequentava era solito distribuire caramelle di menta ai suoi interlocutori: nelle sue tasche non mancavano mai, era un gesto amichevole e affettuoso per iniziare un discorso.

 

Nel porgere le mie sincere condoglianze alla moglie Isa e ai figli Lucia, Benedetto, Anna e Andrea, dico che con Ugo Marinangeli abbiamo perso un amico e un riferimento: ci mancherà tanto.

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