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Papa Francesco “Anche Dio è un carcerato”

“Vorrei approfittare di questo incontro con voi, che lavorate nelle carceri di tutta Italia, per far arrivare un saluto a tutti i detenuti”
Lo ha detto il Papa, che questa mattina ha ricevuto nell’Aula Paolo VI, prima dell’udienza generale, i partecipanti al Convegno nazionale dei cappellani delle carceri italiane.
“Anche Dio è un carcerato, non rimane fuori dalla cella”, ha proseguito Papa Francesco abbandonando il testo scritto per parlare a braccio: “È dentro con loro, anche lui è un carcerato, dei nostri egoismi, dei nostri sistemi, delle tante ingiustizie” che a volte “è facile” applicare, “per punire i più deboli, mentre i pesci grossi nuotano liberamente nelle acque”. Ma “una giustizia di speranza e di porte aperte non è un’utopia”, ha affermato il Papa. “Recentemente – ha proseguito – avete parlato di una giustizia di riconciliazione, ma anche di una giustizia di speranza, di porte aperte, di orizzonti”. Questa, ha spiegato il Papa, “non è un’utopia: si può fare, non è facile perché le nostre debolezze ci sono dappertutto, il diavolo è dappertutto, le tentazioni”. “Ma si deve tentare”, l’invito di Papa Francesco, che ha concluso: “Che il Signore sia con voi e la Madonna vi custodisca, la madre di tutti voi e di tutti loro in carcere”.

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