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Esercizi spirituali ignaziani al tempo di Papa Francesco

Gli Esercizi Spirituali sono un’esperienza significativa spirituale per chi vuole vivere un tempo favorevole per riscoprire la dimensione costitutiva di ogni cristiano. Sono un’occasione per vivere e ricentrare la relazione personale con il Signore Gesù, attraverso l’esperienza della preghiera intima e personale, che si nutre di silenzio e ascolto della Parola di Dio. Sono un’esperienza più ricca e profonda di un ritiro spirituale e hanno anche una struttura ben definita, sono dei veri e propri esercizi, una palestra. Sant’Ignazio di Loyola ne dà una definizione e una metodologia: gli Esercizi Ignaziani che si sviluppano su quattro settimane caratterizzati dal silenzio. Fondatore dei Gesuiti, la Compagnia di Gesù di cui fa parte papa Francesco primo Gesuita a diventare papa, Ignazio è un mistico, lo dice lo stesso papa Francesco nell’intervista alla Civiltà cattolica, non un asceta. “Mi arrabbio molto quando sento dire che gli Esercizi spirituali sono ignaziani solamente perché sono fatti in silenzio. In realtà gli Esercizi possono essere perfettamente ignaziani anche nella vita corrente e senza il silenzio.” ha detto il papa. Per conoscere meglio allora in cosa consistono gli Esercizi Spirituali Ignaziani di cui parla il papa in numerose occasioni, riferendosi alla spiritualità dei gesuiti, lo abbiamo chiesto a Don Roberto Traini che ha vissuto l’esperienza del mese ignaziano questa estate.

Cosa sono gli esercizi spirituali ignaziani?
“Gli esercizi non sono finalizzati alla ricerca di un benessere psicofisico o all’evasione intimistica dalle sfide della quotidianità, ma sono una scuola di libertà, di decisione. Sono un laboratorio, un luogo in cui si impara a fare delle scelte e a mettere ordine nella propria vita partendo appunto dalla relazione con il Signore. Un mese per fare nostro l’invito di S. Paolo a non conformarsi alla mentalità di questo secolo, ma trasformarsi rinnovando la mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto (cf. Rm 12,1-2).”

La struttura del mese ignaziano si articola su quattro settimane, perché?

“Le quattro settimane sviluppano un percorso che porta l’esercitante (colui che fa gli esercizi), in primo luogo, a riscoprire la vocazione originaria di ogni uomo e a prendere distanza  da tutto ciò che ci allontana dal fine per cui siamo creati. Per questo la I settimana, chiamata purificativa, ha come vertice la celebrazione del sacramento della riconciliazione. La seconda settimana si pone come obiettivo quello di arrivare ad una elezione, una scelta compiuta alla luce di un discernimento spirituale, per questo è definita settimana illuminativa. Il mese si conclude con le settimane unitive in cui attraverso la contemplazione del mistero pasquale, della passione – morte (III sett.) e risurrezione (IV sett.) ci si conforma sempre più al mistero di Cristo per aderire in pienezza alla sua proposta di salvezza e continuare a seguirlo sulla via del discepolato.”

Come è organizzata la giornata?

“Le giornate sono caratterizzate dal silenzio e dalla preghiera personale con e sulla Parola di Dio. Vengono suggeriti cinque tempi (da 60 min) di preghiera da collocare nell’arco della giornata.  L’esercitante è aiutato da una guida (colui che dà gli esercizi) con la quale personalizza il cammino attraverso un colloquio spirituale quotidiano. La mattina vengono forniti alcuni punti per la preghiera (a partire dalla Parola) e le istruzioni (suggerimenti sul metodo della preghiera e del discernimento) tratte dagli insegnamenti di Ignazio raccolti nel libretto degli Esercizi Spirituali.”

L’articolazione su punti degli esercizi è perciò tipica dell’espressione ignaziana, comprendiamo così meglio lo stile di papa Francesco di esprimersi sempre intorno a tre punti chiave come tipicamente gesuita. Gli esercizi sono fortemente caratterizzati dal silenzio e dal discernimento, è sempre papa Francesco ha spiegarci che “Il discernimento è una delle cose che più ha lavorato interiormente sant’Ignazio. Per lui è uno strumento di lotta per conoscere meglio il Signore e seguirlo più da vicino.” Infatti “il vero protagonista degli esercizi” racconta don Roberto “è lo Spirito Santo che, guidando il discernimento delle emozioni e dei pensieri che affollano il cuore, ci permette di diventare sempre più connaturali a Cristo per orientare la nostra vita verso la volontà del Padre.”

Gli esercizi ignaziani sono quindi un’esperienza che può fare chiunque voglia vivere un momento di intensa spiritualità e discernimento. Li si può vivere in modo continuativo nella durata di un mese ma si può scegliere anche di vivere le settimane in tempi diversi.

Monica Vallorani:

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