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Una staffetta di legalità per ricordare Giancarlo Siani ucciso dalla camorra

Immagine di repertorio

Una staffetta della legalità è stata organizzata a Napoli per ricordare il giornalista Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985.
L’appuntamento è stato in piazza Leonardo il luogo dove il cronista del quotidiano Il Mattino fu ammazzato.
La Mehari verde di Siani ha ripercorso le strade di Napoli, facendo tappa al liceo Gianbattista Vico, a piazza Dante, alla Questura e al Teatro San Carlo, ed è poi giunta alla sede de Il Mattino, in via Chiatamone.
Alla staffetta della legalità hanno preso parte tra gli altri, lo scrittore Roberto Saviano, i giornalisti Gianni Minoli e Daniela Limoncelli, don Luigi Ciotti, presidente di Libera, il procuratore di Napoli Giovanni Colangelo, il magistrato Raffaele Cantone, il comandante dei Ros Mario Parente, il capo della Giustizia minorile Caterina Chinnici.
Nella ex sala della Rotativa del Mattino, l’auto è stata accolta dal direttore Alessandro Barbano e dagli ospiti del convegno sul contrasto alle mafie che, in concomitanza con il viaggio della Mehari, si è svolto nella Sala Siani. Nell’occasione si è tenuta la cerimonia di premiazione dei vincitori del Premio Siani, giunto alla decima edizione, organizzato da Ordine dei Giornalisti, Assostampa, Università Suor Orsola Benincasa, Associazione Siani, Il Mattino.
L’auto “sosterà” nella sede del Mattino anche il 24, il 25 ed il 26 settembre, dove andranno piccole delegazioni di studenti.

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