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Arrestato per usura, storia angosciante vissuta da un padre di famiglia di 37 anni sotto ricatto

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Prestava soldi al 25% di interessi mensili, un tasso notevolmente superiore a quello limite consentito dalla Legge, fino a quando la vittima avrebbe restituito il capitale iniziale in un’unica soluzione.
Queste le condizioni dettate da G. E..
Ovviamente, versando in difficoltà economiche, la vittima non era in grado di racimolare, in un’unica soluzione, il capitale iniziale, per poter chiudere i rapporti con il suo aguzzino e così, ogni mese, da quasi un anno, era costretto a pagare 500 Euro di interessi su duemila euro di prestito ottenuto, per pagare alcune bollette del gas. E quando ritardava nei pagamenti, il malcapitato veniva raggiunto anche da pesanti minacce.
Una storia angosciante che ha vissuto un giovane 37 enne locale, sposato con due figli minori che, fino a qualche anno fa, gestiva una piccola attività imprenditoriale.
Poi la crisi economica lo ha portato a non onorare alcuni debiti. Così si è visto inserire nell’elenco dei cattivi pagatori, che non gli ha consentito di poter prendere soldi in prestito dai canali ufficiali. Con quei duemila euro, la vittima doveva pagare necessariamente delle bollette per la fornitura di gas che, nel frattempo, gli era stata interrotta e con due figli minori non poteva permettersi di far fronte ai rigori invernali senza riscaldamento. Questa è la triste storia denunciata ai Carabinieri del Nucleo Operativo di San Benedetto del Tronto, i primi giorni di settembre. Le indagini, condotte a 360 gradi, hanno consentito, in poco tempo, di ricostruire ogni tassello dei fatti denunciati. Tutti i riscontri documentati sono stati rimessi al vaglio del P.M. titolare del fascicolo processuale dott. Alessadro Piscitelli, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Fermo, che ha chiesto ed ottenuto dal G.I.P., dott. Sebastiano Lelio Amato, un’ordinanza applicativa di custodia cautelare in carcere nei confronti del G.. Con l’accusa di usura aggravata e tentata estorsione, dopo le formalità di rito, il predetto è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Fermo, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

Ricordiamo che nella nostra diocesi è presente la fondazione anti usura Mon. Francesco Traini
La fondazione è stata istituita dalla parrocchia San Benedetto Martire in ricordo di Mons. Francesco Traini, per ascoltare le richieste di persone e famiglie vittime dell’usura o che versano in condizioni di indebitamento o che sono a rischio di usura.

La fondazione fornisce, altresì, consulenza legale e finanziaria ed eventualmente offre ogni forma di mediazione verso organismi istituzionali e non. Rilascia le garanzie necessarie per accedere ai cosiddetti prestiti personali; promuove la cultura della legalità e la conoscenza delle leggi sull’usura e sul racket. L’attività si svolge in tutte la Diocesi della regione Marche. Vive del lavoro di volontari con specifiche competenze professionali ed opera collaborando con i centri di ascolto delle Caritas parrocchiali, delle zone pastorali, delle Diocesi, degli Enti soci Fondatori.

Orario di Apertura:
Lunedì dalle 11.00 alle 13.00
Giovedì dalle 17.00 alle 19.00
Venerdì dalle 17.00 alle 19.00

Consiglio: Col. Alfredo Grunieri (Presidente), Mons. Romualdo Scarponi (Delegato vescovile), Avv. Patrizia Logiacco e Dott. Enrico Giacomozzi (Consiglieri)

Sede: Via Case Nuove, 39/41 – Paese Alto, 63039 S. Benedetto del Tronto

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