Continua la nostra serie di interviste ai piccoli imprenditori della nostra diocesi: Bar Ristorante Pizzeria “Papillon”, “Bar Belvedere” e “I Due Cipressi”, Pub Le Grotte, La Sartoria di Daniela, La Sartoria l’Asola, Studio Movimento Clicca qui per leggere le interviste 

GROTTAMMARE – Una tradizione iniziata quasi mezzo secolo fa, ufficializzata all’alba degli anni ottanta.
Ci troviamo nella parte alta di Grottammare, via Cilea, alla sommità di un colle che domina il nuovo incasato e il molo sud Sambenedettese.
Al numero 196 di siffatta via, c’è la trattoria/affittacamere Maria La Priora, piccola/grande realtà del ricettivo e pararicettivo Grottammarese, grande anche nel rapporto con la clientela.

Siamo andati ad intervistare Maria, simpaticissima signora al timone della storica trattoria.

Sullo sfondo la Chiesa di San Pio V e un’intera città che abbraccia la sua attività, è qui con noi Maria La Priora. Maria, Grazie di aver accettato il nostro invito, com’è nata questa bellissima storia che fa di te una delle istituzioni dell’intera città grottammarese?
“E’ nata grazie ad alcuni turisti romani che volevano i maccheroncini di Campofilone fatti in casa, il polletto ruspante.
In campagna non si vedeva neppure un soldo e da lì, per scherzo, conti su conti, ho incominciato la mia attuale attività.

Che anno era?
Anni sessanta, settanta, all’incirca”.

La Priora è un punto di riferimento del settore ricettivo e pararicettivo. Quali sono i suoi punti di forza?
“Il punto di forza è dato dalla trattoria più che dall’affittacamere. Quest’anno non c’è proprio un’anima. Una crisi che ha colpito tutti, pure a noi. Tornando al mangiare, abbiamo il pesce, la carne. Quello che il cliente richiede, noi siamo sempre disponibili a farglielo”.

Oltre alla bellissima storia dei turisti Romani che hai citato, c’è qualche turista, anche straniero, che in questo mezzo secolo ha dato soddisfazione a te e alla tua famiglia? C’è qualche aneddoto?
“Ricordo i Francesi, che dalla Francia sono venuti qui. Ricordo che erano amanti del mangiare, del posto, e a tutt’oggi siamo rimasti amici”.

Come hai detto prima, il 2013 è un anno di crisi. Hai vissuto tante crisi, come si può tornare alle gesta di un tempo?
“E’ peggio che al tempo di guerra figliolo, non c’è ripresa. Dove sta la ripresa, il tunnel che ci dice lo Stato? Qua chiude tutto…non c’è più niente. Io ancora non chiudo e non so il perché.
La gente viene qua, i soldi non ce li ha, vengono 7-8 persone, ordinano per 1 o per 2 e tu stai a lavare i piatti. Speriamo in tempi migliori.”

Tanti cari Auguri a Maria La Priora e a tutta la sua famiglia dalla redazione dell’Ancoraonline.it

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