ROMA – “Il Signore è con noi, il Signore ci ha scelto e non ci lascia soli, mai!”. È questa la “certezza del cristiano”, quella “voglia di andare avanti”, anche “in mezzo ai problemi”. Lo ha detto il Papa, che nell’omelia della messa di stamattina a Santa Marta si è soffermato sulla vicenda di Abramo, per ribadire che “Dio ci accompagna, Dio ci chiama per nome, Dio ci promette una discendenza”.
E questa, per Papa Francesco, la “sicurezza del cristiano”, che “non è una casualità, è una chiamata! Una chiamata che ci fa andare avanti”.
“Essere cristiano – ha spiegato il Papa – è una chiamata di amore, di amicizia; una chiamata a diventare figlio di Dio, fratello di Gesù; a diventare fecondo nella trasmissione di questa chiamata agli altri; a diventare strumenti di questa chiamata.
Ci sono tanti problemi, tanti problemi; ci sono momenti difficili: Gesù ne ha passati tanti!
Ma sempre con quella sicurezza: ‘Il Signore mi ha chiamato. Il Signore è come me. Il Signore mi ha promesso’”. “Sempre Dio ci parla al singolare – ha detto il Papa – perché ci ha creato a sua immagine e somiglianza. E Dio ci parla al singolare.
Ha parlato ad Abramo e gli ha dato una promessa e lo ha invitato ad uscire dalla sua terra”. “Noi cristiani siamo stati chiamati al singolare: nessuno di noi è cristiano per puro caso”, ha concluso.

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