Di Simone Galieni

SCOUT – A tu per tu con Alessandro Finco, Capo Scout del Gruppo Grottammare 3
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Ilaria Iorio
Stefano Ciotti

Cosa preferisci dell’attività all’interno degli scout?
Difficile dire che cosa preferisco poiché le attività sono molteplici e tutte tese all’attenzione delle persone, dei bambini/e e ragazzi/e che incontriamo nel nostro percorso scout. Tutto molto coinvolgente quindi, ma se proprio dovessi scegliere, la più coinvolgente potrei indicarla nelle attività estive in cui tutti i nostri ragazzi/e vivono insieme, in tutti i sensi, quelle attività che invece normalmente li vedono solo con le loro famiglie o con pochi amici. Dormire, mangiare, lavorare, discutere , giocare insieme diventa perciò un’esperienza unica che porta inevitabilmente, chiunque la viva, a cambiare e ripensare le proprie abitudini.

Come riesci a conciliare lavoro, famiglia e scoutismo?
Ammetto che la miscela Lavoro-Famiglia-Scoutismo può essere esplosiva. E’ una sorta di equilibrio che devo cercare di trovare per incastrare le attività , gli impegni concreti ,il servizio ,le scelte e le responsabilità. Non ci riuscirei certamente se non avessi la collaborazione, il sostegno e la pazienza delle persone che vivono con me, in primis mia moglie, che non finirò mai di ringraziare per la possibilità che mi da nel poter portare avanti un impegno coinvolgente come quello scout.

Per te qualè il momento più significativo della vita di uno scout?
Credo che tra le tante belle esperienze presenti nel percorso scout, una che ritengo fondamentale è quella della “Partenza” per un rover o una scolta. Del momento cioè che vivono i ragazzi/e dopo aver partecipato per anni alla comunità scout in educazione. Il momento in cui si decide sul serio di lasciare alcune certezze della vita comunitaria, e che ti obbliga a fare scelte autonome e magari difficili. E’ il momento in cui sei catapultato ancor più nella società e dove diventi consapevole che c’è bisogno anche di te.

Che importanza ha la fede nello scoutismo?
La scelta di fede è fondamentale per portare avanti un tipo di impegno come quello scout, in Agesci. Questo perché la fede ti porta a compiere determinate scelte in funzione di una vocazione che ti aiuta ad andare incontro agli altri sull’esempio di Cristo. Con la consapevolezza che la fede è un aiuto che ti da la forza di essere testimone visibile e concreto.

Come funziona il settore PC?
Il settore Protezione Civile (PC) in Agesci funziona come stimolo agli associati perché ci sia sempre una cultura della sicurezza e della preparazione per essere pronti ad intervenire in tutte quelle situazioni che presentano criticità( Terremoti ,alluvioni ecc.) ma anche nelle cose di tutti i giorni: dall’attività in sede fatta con le opportune sicurezze, all’attenzione nello svolgere giochi ,accendere fuochi, fare escursioni o qualsiasi altra cosa. Tuto ciò portando avanti il nostro motto: ”Estote Parati”(sempre pronti). E sempre cercando di farlo con lo spirito di servizio che ci deve vedere rivolti all’attenzione alle cose e agli altri.

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