MILANO – È stato l’evento con la “E” maiuscola dello stand delle Marche, quello che si è svolto nel pomeriggio del 16 febbraio, in occasione della BIT, presso la fiera di Milano.

Direttamente dalla “sua” Sanremo, Pippo Baudo si è presentato al pubblico presente anticipando la puntata marchigiana de “Il viaggio”, bellissimo programma di RAI 3 volto alla scoperta delle nostre regioni e delle persone che nella storia e nella contemporaneità ne rappresentano una punta di diamante.
Il veterano della televisione italiana toccherà con il suo camper: Urbino, Acqualagna, il Furlo (in ricordo dell’età Romana e del periodo Fascista), Pesaro e la riserva del Monte San Bartolo (in relazione a Gioacchino Rossini, al Rossini Opera Festival e del Maestro Pavarotti, che tra un concerto e l’altro si riposò nello scenario delle falesie pesaresi), Senigallia con i fratelli Tarducci (meglio conosciuti al target giovanile come Nesli e Fabri Fibra), Jesi (con un’intervista a Roberto Mancini e un itinerario tra sport, storia e arte), Ancona, Fabriano, Chiaravalle (in ricordo di Maria Montessori), Castelfidardo e le sue Fisarmoniche, Macerata, Porto Sant’Elpidio (con Neri Marcoré), Ascoli Piceno e Recanati, che tra i versi leopardiani e le gesta vocali di Beniamino Gigli, rappresenta la città marchigiana più amata dal presentatore di Militello.

“Un rapporto di grande affettuosità, di grande ammirazione, perché guardando quei monumenti, quelle cose belle, non si può che restare senza fiato”, sono queste le parole di Pippo Baudo, in relazione alla provincia di Ascoli Piceno.
Nella sezione del programma dedicata ad Ascoli, Baudo sarà accompagnato dall’enfant du Pays Giovanni Allevi, il cui abbraccio testimonia la stima e l’affetto reciproco tra due geni del nostro paese: il genio di una televisione popolare e raffinata rappresentata da Baudo e il genio di una musica raffinata e di stampo popolare e universale rappresentata dall’Allevi.

L’intervista che Baudo ha fatto al genio ascolano è stata toccante, in particolare per quanto riguarda i suoi inizi e il rapporto con i suoi genitori e con le sue terre natìe.

Giovanni Allevi, una persona dalla grande sensibilità, molto amato dal pubblico, molto disponibile nelle due domande che abbiamo fatto in esclusiva per l’Ancora on Line:

Ti emoziona di più fare il compositore o dirigere una grande orchestra nel teatro più grande del mondo?
Tutte e due le cose. La cosa più bella è essere compositore ed essere direttore d’orchestra della propria musica, ma vi è una cosa più importante: l’affetto della gente e delle persone che mi si sono avvicinate con i sorrisi e con gli abbracci.
Nel 2007 ha composto l’inno delle Marche, da dove è venuta l’ispirazione di questa sinfonia in musica che rappresenta al meglio la nostra regione?
Ero nel New Jersey (stato degli Stati Uniti, ndr), lontano da casa, durante la tournée americana; e proprio perché ero così lontano che sognavo la mia terra, avevo una grande nostalgia e ho voluto mettere nelle note il mio sentimento.

L’Ancora On line dedicherà alla BIT altri articoli e video, v’invitiamo a visionare il nostro sito, i nostri video, nonché di condividere e diffondere a tutti i vostri contatti i nostri lavori.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *