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Metti una sera al GPII

ROMA – Se vi trovate a Roma, o i giovani che vi si trovano per studio, consigliamo di passare per il Vicolo del Grottino, a due passi da piazza di Spagna, al GP2.

Il GP2 è un luogo d’incontro, un pub, uno spazio per eventi culturali, artistici, musicali e molto altro. Il centro giovanile Giovanni Paolo II è aperto la sera dal giovedì alla domenica a tutti i giovani.

Nato nel luogo che nel 2000 ospitò l’organizzazione della giornata mondiale della gioventù, nel centro di Roma, l’Ufficio per la Pastorale Giovanile del Vicariato di Roma e le ACLI, grazie alla disponibilità dei luoghi da parte della basilica dei santi Ambrogio e Carlo al Corso, hanno realizzato nel 2010 questo spazio per i giovani. Grazie alla collaborazione di tanti volontari, del servizio civile, è stato possibile ristrutturare i locali, e continua a proporre attività e eventi senza sovvenzioni ma con autofinanziamenti. Tutto ciò dà la dimensione della bellezza e forza di quest’esperienza.  Nasce così all’inizio la birreria del papa, come veniva chiamata, ma poi si è andati oltre il pub.  Ora è presente la comunità Shalom, nata in Brasile 30anni fa, per l’evangelizzazione dei giovani attraverso l’apertura di pub. Invitata dalla diocesi di Roma a animare questo spazio, stanno proponendo corsi di portoghese e danze brasiliane in vista della GMG di Rio.

Abbiamo incontrato Paolo Mellucci, responsabile aerea cultura delle Acli di Roma, che è diventato il responsabile artistico del GPII. Sotto la sua direzione ha voluto orientare le attività del centro ai giovani talentuosi artisti quali scrittori, musicisti o pittori e così via, offrendo loro un punto di incontro per poter mostrare la loro arte. L’intento è proporre eventi che siano diversi dagli altri, in una città come Roma ricca di stimoli, quindi eventi di nicchia. Chi si esibisce non ha l’obbligo del denaro, ma ci si sostiene vicendevolmente con costi sostenibili per chi presenta la propria arte rispetto a qualsiasi altro spazio.

Mellucci sottolinea come le parole che racchiudono l’esperienza del GPII siano semplicità, gratuità, volontarietà. È una grande sfida dentro una realtà commerciale e consumistica, e ha raccontato come capita che i vicini gestori chiamino spesso le guardie per verificare ciò che si fa al GPII.

Anche Marco Mencaglia, vice presidente delle Acli di Roma, ha evidenziato che il GPII mostra che si può lavorare insieme e proporre un luogo partecipato dai giovani dove sono liberi di essere protagonisti.

Mentre nella sala grande si può assistere a qualche evento, o partecipare a laboratori proposti, nella cripta ogni sabato pomeriggio è celebrata la Celebrazione Eucaristica e negli spazi sotto la basilica è possibile vedere mostre. Poi si può sostare al pub e mangiare qualcosa. In questi giorni era presente la mostra di “Calpesta la Guerra”: “Afghanistan: i nodi della guerra”, una serie di tappeti fatti dalle donne Afgane che attraverso l’arte dei nodi raccontano la brutalità della guerra, un percorso denso e toccante in uno spazio altrettanto significativo.

I responsabili delle Acli e del GPII non solo si augurano di accogliere semrpe più giovani, ma anche di poter raccontare quest’esperienza perché si aprano, perché no, altri GPII in altre parti d’Italia.

http://www.gpdue.it/index.html

Monica Vallorani: