Di Alessio Rubicini

Santa Cecilia è una santa romana del II-III secolo. Fu una giovane romana, martire al tempo di Urbano I (222-230), il cui culto risale al V secolo. Secondo la tradizione fu una nobile fanciulla cristiana che la sera delle nozze rivelò a suo marito di essersi convertita al Cristianesimo, facendo voto di castità ed inducendo anche lui alla conversione. Venne uccisa con la decapitazione dopo suo marito Valeriano, il fratello del marito Tiburzio e Massimo.

Alla morte di questi, un certo Almachio volle impossessarsi dei beni dei due fratelli, mandò a prendere Cecilia, la interrogò e la condannò a morte, facendola immergere in liquidi bollenti, ma la donna ne uscì illesa. Si optò allora per la decapitazione, dopodiché la giovane sopravvisse tre giorni, durante i quali riuscì a donare tutti i suoi beni ai poveri e la sua casa alla Chiesa.

Mancando documenti scritti, si pensa che questa sia una leggenda e che comunque Cecilia non abbia subito il martirio. La giovane venne sepolta nelle Catacombe di San Callisto, in un posto d’onore, accanto alla “Cripta dei Papi”. Più tardi il Papa Pasquale I, grande devoto della Santa, ne trasferì il corpo nella cripta della basilica di Trastevere, a lei dedicata (cenni storici dal sito Internet della Basilica di Santa Cecilia in Trastevere in Roma www.santacecilia.org).

La Chiesa venera Santa Cecilia come Patrona della Musica, dei Musicisti e dei Cantori. Il patrocinio di Santa Cecilia deriverebbe, sempre secondo la tradizione, dal fatto che il giorno delle nozze la casa di Cecilia risuonasse di organi e lieti canti ai quali la vergine, accompagnandosi, cantava nel suo cuore: “Conserva, o Signore, immacolati il mio cuore e il mio corpo, affinché non resti confusa”. Più probabilmente esso deriva da un’errata interpretazione del testo latino dell’antifona di introito della messa nella festa della santa “Cantantibus organis, Cecilia virgo in corde suo soli Domino decantabat dicens: fiat Domine cor meum et corpus meum inmaculatum ut non confundar”. Tradizionalmente il testo viene riferito al banchetto di nozze di Cecilia (Mentre gli organi suonavano, Cecilia cantava a Dio interiormente…) ma, più probabilmente, il termine “organis” si riferisce agli strumenti del martirio.

Nella nostra Comunità Parrocchiale “Madonna di Fatima” in Valtesino i membri del Coro, già da un paio di anni, hanno voluto introdurre la tradizione di celebrare Santa Cecilia nel giorno della sua memoria liturgica. Una tradizione che vuole essere, anzitutto, l’occasione per tutti i membri del nostro Coro di ritrovarsi per pregare e venerare assieme la propria Patrona nello svolgimento del loro prezioso compito a servizio della Comunità Parrocchiale. Inoltre essa è, anche, occasione per i membri del Coro Parrocchiale di riflettere sull’importanza del servizio offerto da ciascuno all’interno della Comunità Parrocchiale: accompagnare la Liturgia con il canto trasmettendo e rafforzando con esso i contenuti del Vangelo tenendo sempre ben presente che la musica sacra sarà tanto più santa quanto più strettamente sarà unita all’azione liturgica, sia dando alla preghiera un’espressione più soave e favorendo l’unanimità, sia arricchendo di maggior solennità i riti sacri. Il fatto, poi, che il Coro Parrocchiale voglia celebrare Santa Cecilia insieme a tutta la Comunità Parrocchiale vuole indicare che l’uno è essenziale ed indispensabile per l’altra e viceversa.

Per queste ragioni il nostro Coro Parrocchiale invita tutti, parrocchiani e non, a partecipare alla Festa di Santa Cecilia in programma per Giovedì 22 Novembre presso la nostra Chiesa Parrocchiale. Alle 18.15 la celebrazione si aprirà, come ogni giorno nella nostra Comunità Parrocchiale, con la recita del Santo Rosario animato, per l’occasione, dal Coro. Seguirà alle 19 la Santa Messa, celebrata dal nostro Parroco Don Luis, in memoria di Santa Cecilia. E siccome dopo aver solennemente nutrito lo spirito con la preghiera ed il canto è importante anche nutrire il corpo, dopo la Messa tutti i Coristi si ritroveranno assieme per un gustoso momento conviviale a conclusione della serata.

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