GROTTAMMARE – Pubblichiamo una lettera giuntaci in redazione dai catechisti di seconda elementare della parrocchia Madonna della Speranza.

“Tutto iniziò due anni fa. Don Anselmo chiese a noi (Eleonora, Federica e Matteo), inesperti ragazzi con alcuni anni da co-educatori alle spalle, di prendere in mano il nuovo gruppo di bambini di prima elementare.
Dopo un primo anno vissuto tranquillamente nell’intimo dei pochi bambini partecipanti, con l’inizio della seconda elementare siamo stati travolti da un’ondata di 40 bambini. “Travolti” è proprio il termine adatto, ma non necessariamente nella sua accezione negativa. Infatti la solarità, il candore e la schiettezza di queste piccole pesti riescono come poche altre cose al mondo ad inondare i cuori di noi grandi di felicità, allegria ed entusiasmo. Un entusiasmo che non può mai mancare quando hai a che fare con dei bimbi che hanno tanto da imparare, da ricevere ma anche da donare.
In questo cammino possiamo dire di essere stati fortunatissimi ad aver incontrato anche due ragazze (Giulia e Ilaria) in grado di darci una mano non solo a livello organizzativo, ma anche e soprattutto a livello umano.
Domenica 3 giugno abbiamo raggiunto insieme la prima tappa del percorso appena intrapreso, con i bambini che hanno ricevuto per la prima volta il Sacramento della Riconciliazione.
Nel pomeriggio passato assieme, tra giochi, riflessioni e preghiere, i bambini hanno affrontato quest’esperienza con la loro proverbiale energia. Tra chi ripeteva l’“Atto di Dolore” cercando di allenare la memoria, chi agitato come prima di un esame importante era al limite delle lacrime, chi entusiasta non vedeva l’ora che fosse il proprio turno, chi non vedeva l’ora che finisse tutto (c’è sempre anche questo), si è arrivati alla conclusione della giornata, culminata con un rinfresco che ha visto partecipi tutti noi, i bambini, i genitori e don Anselmo e che ha chiuso quest’annata.
Ma il cammino è ancora lungo, e l’unico modo per arrivare in fondo è mantenere sempre immutato l’entusiasmo del primo giorno, necessario per affrontare ogni impegno e ogni problema che ci si presenterà davanti.
E semmai dovessimo dimenticarlo, avremo sempre 40 facce sorridenti pronte a ricordarcelo”.

I catechisti della Seconda Elementare

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