SCUOLA
– Il mondo della scuola è costretto ancora una volta a rivedere la propria organizzazione per via dell’evolversi della situazione relativa al covid. Certo, le scuole questa volta, rispetto a marzo, non sono colte di sorpresa come ci hanno raccontato alcune presidi del nostro territorio, ma la situazione rimane complessa, anche se la si fronteggia al meglio.

Stefania Marini, Preside del Liceo Scientifico “Rosetti”: «A partite dal 16 novembre è entrato in vigore l’orario delle attività rimodulato secondo il Piano della Didattica Digitale Integrata che prevede una riduzione oraria in moduli da 45 minuti con una pausa di disconnessione di 15 minuti ogni due moduli. Pertanto i ragazzi hanno mantenuto la struttura e l’impianto dell’orario che era in vigore, ma abbiamo cercato allo stesso tempo di ridurre l’esposizione al videoterminale. L’attività a distanza sarà completata con delle attività asincrone, che quindi non prevedono l’interazione fra docente e studenti, ma saranno affidate agli studenti delle attività di approfondimento e rielaborazione personale a completamento dell’orario settimanale che per il biennio è di 27 ore e per il triennio di 30. L’unica situazione che vede gli studenti in presenza riguarda l’indirizzo sportivo perché le discipline di indirizzo che occupano uno spazio importante nell’orario settimanale sono considerate attività laboratoriali. Pertanto il biennio dell’indirizzo sportivo sarà presente al mattino, mentre il triennio al pomeriggio».

Elisa Vita, Preside dell’IIS “Capriotti”: «I ragazzi svolgevano già la didattica a distanza, mentre i docenti svolgevano le loro attività in presenza. Poi dalla scorsa settimana, con l’evoluzione della situazione, anche i docenti hanno iniziato a lavorare da casa. Per quanto riguarda il personale di segreteria si procede con il lavoro in smartworking. A scuola sono presenti solo i collaboratori scolastici. I collaboratori del dirigente invece vanno a scuola in maniera alternata al fine di offrire comunque un presidio a scuola. Nonostante tutto, non si registra un affievolimento del carico di lavoro: ci sono comunque scadenze da rispettare e altre incombenze alle quali far fronte. Per quanto riguarda la Didattica Digitale Integrata il corpo docente è ormai abituato a destreggiarsi in questa situazione in quanto, già nel precedente anno scolastico, abbiamo subito attivato la didattica a distanza utilizzando la piattaforma di e-learning Moodle. Anche gli studenti non hanno riscontrato difficoltà. Nel presente anno scolastico, avendo fatto tesoro della precedente esperienza, non abbiamo fatto altro che riattivare gli strumenti già utilizzati. Certo, la didattica in presenza è ovviamente un’altra cosa, ma questa modalità permette ai docenti un minimo di interazione con gli studenti. Il mio plauso pertanto va proprio agli insegnanti, ai tecnici e ai collaboratori del dirigente che hanno permesso che tutto funzionasse al meglio».

Sabrina Vallesi, Preside dell’IIS “Fazzini Mercantini”: «A seguito dell’ultimo dcpm abbiamo riorganizzato la didattica e così numerose classi sono totalmente in didattica digitale integrata. Per alcune classi è previsto il rientro una volta a settimana per piccoli gruppi di alunni per poter svolgere le cosiddette esercitazioni laboratoriali per quelle materie di indirizzo che prevedono la presenza dell’insegnante tecnico-pratico. Un’ulteriore modalità è quella che coinvolge piccoli gruppi di alunni che in presenza di una disabilità, per la quale è previsto che il percorso di inclusione non si interrompa, svolgono una turnazione a scuola. In tal modo all’alunno diversamente abile è sempre garantita la possibilità di stare a scuola in compagnia degli altri studenti, cosicché l’integrazione è reale e non solo formale. In tutto sono 90 studenti su 650 a venire a scuola. Quello che tutti speriamo è che non ci sia un nuovo lockdown totale e che anzi la situazione possa evolvere in senso positivo quanto prima».

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