“L’Unione europea farà in modo che tutti gli Stati membri partecipino agli sforzi di solidarietà per l’accoglienza dei migranti”: Dimitri Avramoupoulos, commissario Ue, lo ha riferito al termine del minivertice svoltosi a Malta sul nodo-migrazioni. Gli ha fatto eco il ministro dell’Interno italiano, Luciana Lamorgese, al suo esordio sulla scena internazionale: “Italia e Malta non sono più sole. C’è la consapevolezza che i due Paesi rappresentano la porta d’Europa”.
Secondo una interpretazione ottimistica, il summit cui hanno preso parte Italia, Francia, Germania, Malta e Finlandia (Stato alla presidenza di turno Ue) dovrebbe mettere in moto la revisioni del regolamento di Dublino per la politica europea d’asilo. Micheal Farrugia, ministro maltese, lo ha confermato: “È stato raggiunto un accordo per un documento comune da discutere al Consiglio affari interni che si terrà a Lussemburgo l’8 ottobre”. Lamorgese a sua volta ha specificato: “abbiamo trovato un clima positivo perché la politica migratoria va fatta insieme agli altri Stati. Noi abbiamo sempre detto che chi arriva a Malta e in Italia arriva in Europa”.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *