SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una grande festa e tanta emozione nelle celebrazioni. Il gruppo Unitalsi interparrocchiale di Porto d’Ascoli ha festeggiato lo scorso week end 50 anni di impegno nel volontariato iniziando con “Un calcio all’indifferenza”, torneo di calcio presso il campetto parrocchiale di Cristo Re. Protagonisti alcuni giovani delle parrocchie di Porto d’Ascoli che prima del fischio d’inizio hanno ricordato l’amico Cesare Cicconi (Cecè) ed il suo speciale incontro con Papa Francesco all’insediamento del pontefice il 19 marzo del 2013.“Cecé” é venuto a mancare nel febbraio 2015.

Il momento più toccante è stato l’omaggio a Don Pio, durante la messa solenne animata dai cori della parrocchia celebrata sabato 4 alle ore 21:30. Il parroco, che a fine agosto consegnerà la parrocchia a don Gianluca Rosati, è stato omaggiato di una targa ed un telefono cellulare dal responsabile dell’ Unitalsi interparrocchiale Domenico Travaglini “perchè la piantina seminata da don Marino ha dato grandi frutti”. Il responsabile ha ringraziato tutti i volontari che dal 1968 hanno sostenuto l’attività in questi 50 anni. “Siamo arrivati a 50anni dalla nascita di questa associazione. Approfitto di questi due giorni di festa pro Unitalsi per ringraziare le persone che dal 1968 ad oggi si sono adoperate per la continuità del gruppo per il sostegno a tantissime persone anziane e non abili. Il ringraziamento più sentito va a don Pio: la comunità intera di Cristo Re ringrazia il Signore per avere un pastore attento ai più fragili. Un saluto ed un in bocca al lupo anche a don Gianluca che farà il suo ingresso da parroco il 1 settembre.”

La targa, realizzata a nome dei gruppi dei collaboratori e dei parrocchiani recita: “Grazie della tua testimonianza di fede nella provvidenza divina e nella carità. La tua fedeltà vissuta con passione nell’amore di Cristo rimane un segno indelebile nel cuore dei tuoi parrocchiani”.  Il parroco ha ringraziato commosso, ripensando ai tempi in cui con don Marino andava a prendere i disabili ed anziani in macchina e venivano assistiti in un locale rimediato nell’oratorio. E’ grazie al gran cuore dei parrocchiani che oggi gli spazi sono adeguati così come le dotazioni.

Durante le celebrazioni di sabato e domenica tutti i parroci di Porto d’Ascoli hanno ripercorso i 50 anni di storia nell’assistenza agli anziani e ai diversamente abili. Il gruppo di volontariato unitalsiano nasce nel lontano 1968 nella parrocchia di Cristo Re. L’allora parroco Don Marino Ciarrocchi, sacerdote di doti umanitarie e caritatevoli di alto spessore, collaborava con il giovane Don Pio Costanzo, all’epoca vice parrocco. L’attività iniziò con loro come assistenti spirituali. Il gruppo si formò con i primi volontari, la Signora Tognarelli Bruna Luigina era la prima responsabile del gruppo parrocchiale. Negli anni 90 il gruppo cresceva diventando sempre più numeroso, e sempre presente ai pellegrinaggi nazionali e internazionali organizzati dalla sottosezione diocesana. In quegli anni entrarono diversi giovani, e si sperimentò una nuova attività diurna per le persone anziane e sole della parrocchia. Nel 2004 Don Pio Costanzo fece costruire la “Casa dell’accoglienza Giovanni XXIII”, una struttura abitativa per poveri ed emarginati. La sede fu trasferita nella casa, sia per l’accoglienza diurna che per la catechesi settimanale. Il nuovo responsabile Domenico Travaglini, nella primavera del 2006, decise di creare il gruppo UNITALSI interparrochiale di Porto D’Ascoli, comprendente le parrocchie di Cristo Re, SS. Annunziata, Sacra Famiglia, S. Giacomo della Marca della diocesi di San Benedetto del Tronto.

Attualmente il gruppo assiste circa 120 persone in difficoltà, anziani e non abili e conta più di 100 volontari che giornalmente sono loro vicine. Con due pulmini attrezzati per il trasporto non abili, gli amici malati e gli anziani (in totale oltre una sessantina) si ritrovano da settembre a giugno durante i pomeriggi del lunedì, mercoledì e venerdì per trascorrere in compagnia di amici e volontari ore di svago e serenità. C’è molto impegno da parte dei volontari (davvero tanti, ma mai abbastanza) per rendere il diurno così speciale e per aiutarli nella loro missione, durante l’anno viene organizzata una catechesi costante che a turno si svolge in una delle quattro parrocchie. A fine diurno c’è una giornata dedicata ai soli volontari per pregare, confrontarsi e stare insieme.

Per sostenersi questo gruppo svolge attività di raccolta fondi attraverso pesche di beneficenza, donazioni varie, offerte per vendita delle Palme Benedette (preparate direttamente dai volontari) nel periodo pasquale, ecc.

Il gruppo è sempre in contatto con la sottosezione unitalsiana di San Benedetto del Tronto, con sede al Biancazzurro, per riferire e collaborare su feste ed eventi vari e per organizzare i pellegrinaggi di Lourdes, Loreto, San Gabriele ecc.

I malati, gli anziani o gli aspiranti volontari interessati, o anche solo incuriositi, a partecipare a questa bella realtà, possono contattare il personale di riferimento che trovano nella sezione “chi siamo” del sito www.unitalsipda.com oppure semplicemente presentarsi nelle ore e nei giorni di attività.

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