“Il precariato e lo sfruttamento rappresentano un problema che è stato rimosso dal dibattito politico”. Lo ha denunciato Raffaele Lorusso, segretario della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), intervenendo a Roma al laboratorio “Buone pratiche del giornalismo contro mafie e bavagli dell’informazione”, organizzato da Libera nell’ambito di “Contromafiecorruzione”.

Lorusso ha puntato i riflettori sulle “difficoltà dei giornalisti a fare il proprio dovere quando si hanno difficoltà materiali”. Ha anche detto che “si fa presto a indignarsi per il braccialetto (iniziativa di un colosso dell’e-commerce, ndr), ma all’indignazione non seguono fatti concreti”.

Il segretario della Fnsi ha ricordato che “sono saltati alcuni provvedimenti che avrebbero reso più difficile il ricorso al precariato”. “Non siamo disponibili a compromessi al ribasso”, ha aggiunto, assicurando “l’impegno della Federazione a sostenere la legalità senza la quale non ci possono essere cittadini in grado di esercitare la propria libertà”.

“Sostegno” e “solidarietà” sono stati espressi ai giornalisti di Askanews (in stato di agitazione per difendere i posti lavoro) da Carlo Verna, presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti.

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