Di Sandra Mancini

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Quella domenica del 30 ottobre 2016 la terra tremò, inaspettatamente, furiosamente, dai monti alla costa.

Di nuovo, con forza, scuotimenti e sussulti portarono distruzione su macerie, ferite laceranti su cicatrici fresche.

Scossi e increduli ci preparammo per andare a Messa e sicuramente non avremmo voluto andare da nessun’altra parte. Volevamo andare là, nella nostra chiesa, per incontrare altri sguardi impauriti, altri occhi tristi e tanta gente silenziosa.

Soprattutto si era mossi dalla certezza che insieme si vince la paura, insieme la preghiera unisce e avvicina.

Anche la nostra chiesa di S. Maria della Marina aveva sofferto per quella nuova e forte scossa: qualche crepa e distacchi di intonaco avevano fatto sì che da quel giorno non vi si potesse più entrare.

Da quel mattino e fino a quando le temperature lo hanno consentito, abbiamo vissuto la S. Messa domenicale in piazza Nardone, poi si è passati nella sala Don Bosco, il conosciutissimo ex cinema parrocchiale.

Piccoli disagi in confronto a ciò che nel frattempo tanti altri fratelli nella nostra diocesi stavano soffrendo.

Le barriere burocratiche, ma soprattutto la grande mole di lavoro in cui si sono trovati gli organi preposti alla ricostruzione non hanno consentito il recupero totale della funzionalità dell’intera struttura; ora perlomeno è stata messa in sicurezza, anche se a costo di limitarne l’accessibilità. Con l’aiuto del Ministero dei Beni Culturali che si sono assunti le opere di messa in sicurezza e la collaborazione dell’ingegner Piergiorgio Carosi, scelto dallo stesso Ministero, si sono adottate soluzioni che avessero il minor impatto negativo e permettessero una dignitosa fruibilità per le funzioni liturgiche.

Ed ecco, finalmente, l’annuncio tanto atteso da tutti: il parroco mons. Romualdo Scarponi ha comunicato che il 9 aprile, Domenica delle Palme, la Chiesa cattedrale sarà riaperta!

Alle ore 10.45 una processione si snoderà da piazza Matteotti, dove avverrà la benedizione delle palme, e poi tutti i fedeli attraverseranno alcune vie del centro fino a piazza Nardone, quindi l’ingresso solenne in chiesa per la celebrazione della santa messa.

La nostra Diocesi ha finalmente ritrovato la sua chiesa madre e, quindi, si potrà celebrare con la dovuta solennità i riti della settimana santa e la grande festa della Pasqua. Resta da auspicare che il pieno ripristino possa essere attuato in tempi brevi, così da poter disporre completamente della chiesa anche nelle sue navate laterali.

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