Di lauretanum

MONTALTO DELLE MARCHE – “Dio cerca adoratori in spirito e verità”, come abbiamo ascoltato nelle terza Domenica di Quaresima, nel colloquio tra Gesù e la donna samaritana, presso il pozzo di Giacobbe. Le sante Quarantore sono un tempo di grazia.
L’esposizione del Santissimo Sacramento, detta tradizionalmente esposizione delle Quarantore, ebbe questo nome in memoria del tempo che Gesù stette nel santo Sepolcro. Una volta, questa pia pratica era in grado di rivoluzionare le nostre Città e Contrade perché l’intenzione era quella di condurre i peccatori alla conversione. Oggi le Quarantore vengono collegate alla Parola di Dio e alla santa Messa, cioè stanno tornando a quell’esigenza di interiorità, di spiritualità, di adorazione e di semplicità che sta all’origine della stessa devozione. Il Vaticano II nell’Eucharisticum mysterium dettò alcune norme per questa devozione, soprattutto nel senso che l’esposizione deve apparire in rapporto con la Celebrazione eucaristica che «racchiude in modo più perfetto quella comunione intera alla quale l’esposizione vuole condurre i fedeli»”.
San Giovanni Paolo II nella Lettera Dominicae Cenae del Giovedì Santo 1980 affermava: «L’animazione e l’approfondimento del culto eucaristico sono prova di quell’autentico rinnovamento che il Concilio si è posto come fine, e ne sono il punto centrale… La Chiesa e il mondo hanno grande bisogno del culto eucaristico. Gesù ci aspetta in questo Sacramento d’amore. Non risparmiamo il nostro tempo per andare a incontrarlo nell’adorazione, nella contemplazione piena di fede e pronta a riparare le grandi colpe e i delitti del mondo. Non cessi mai la nostra adorazione!».
E questo anelito del santo papa polacco che ogni anno raccoglie in preghiera i fedeli delle Parrocchie montaltesi per due settimane di seguito davanti all’Eucaristia; dapprima infatti le cosiddette Quarantore vengono fatte presso la chiesa del Monastero di santa Chiara, nei giorni della quarta Domenica, e quindi del Lunedì e del Martedì della IV settimana di Quaresima, mentre in questa quinta settimana, dal lunedì al Mercoledì, si svolgono presso la Basilica Concattedrale. Davanti a Gesù ciascuno porta le sue ansie e i suoi progetti, le sue sofferenze e le sue gioie: Egli a tutti dona la sua presenza di luce e di pace, a tutti elargisce benedizioni e grazie.

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