Di Patrizia Neroni

ACQUAVIVA PICENA – Ad Acquaviva Picena prosegue ogni venerdì il pio esercizio della Via Crucis in giro per i quartieri del paese.
Venerdì 17 marzo la comunità insieme al parroco don Alfredo ha raggiunto l’abitazione della famiglia Capecci che si trova vicino alla zona industriale di Acquaviva per pregare per tutto il mondo del lavoro. Presenti alla Via Crucis il rappresentante del MLAC parrocchiale e rappresentante del mondo del lavoro nel CPP Parrocchiale con alcuni agganci nella diocesi Giambattista Burrasca e il giovane Marco Sprecacè che al termine del pio esercizio ha fatto una personale testimonianza riguardo proprio il tema del lavoro.
Tutta la Via Crucis è stata caratterizzata da preghiere e riflessioni per tutti coloro che lavorano, per chi è in cerca di lavoro, per i lavoratori precari e quelli sfruttati, per le famiglie e per gli imprenditori.
Don Alfredo ha iniziando ricordando che la Parola di Dio deve guidare i passi dell’uomo nel quotidiano, la Parola deve essere sempre al centro della vita di ognuno e che l’uomo deve assimilare i sentimenti di Gesù che ha sofferto sulla croce per i peccati del mondo; per questo motivo davanti la casa della famiglia Capecci è stato sistemato un altarino sul quale erano presenti una Bibbia e una croce. Si è pregato per le famiglie e per i loro disagio e confusione che si crea quando c’è mancanza di lavoro, si è pregato anche per l’umanità che deve rimanere accanto ai fratelli in difficoltà, nessuno deve rimanere indifferente. Le sofferenze dei fratelli riguardano ogni uomo da vicino, tutti hanno la propria responsabilità più o meno grande. Il compito di tutti è quello di portare il messaggio di salvezza del Padre e di pregare affinché il Signore doni il coraggio di portare la croce quando essa si presenterà. Le croci sono incomprensibili, ma mai inutili.

Patrizia Neroni

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