Ripatransone (17)Di Silvio Giampieri

RIPATRANSONE – Domenica 10 Maggio alle ore 10.00, partendo dal Duomo, avrà luogo a Ripatransone la processione cosiddetta della “Benedizione delle Campagne” con il venerato simulacro della Madonna di San Giovanni.

Per capire il senso di questo momento che tradizionalmente vive la comunità ripana, dobbiamo tornare indietro nel tempo di qualche secolo fino al 10 Maggio 1682.

Infatti quella fu una data molto significativa per la suddetta immagine della Beata Vergine Lauretana, nonché per la confraternita che l’aveva in custodia. A quel tempo cresceva in modo sempre più fervido la devozione alla Madonna detta di San Giovanni e parimenti il numero delle grazie da lei concesse. Accadde quindi che alcuni Ripani nel 1675 si trovavano a Roma in occasione del giubileo, e decisero di ricorrere ad un canonico del Capitolo di San Pietro, per esprimere il desiderio di vedere “Incoronata” la venerata Immagine ripana, da parte di questo organismo ecclesiale autorizzato dai sommi pontefici ad espletare tale compito.

Per perseguire un tale scopo furono inoltrate due istanze: una proveniente dalla Confraternita ed un’altra da parte della Comunità, oltre alle dimostrazioni di alcuni miracoli compiuti dalla Madonna. Esaminata la documentazione, il 30 Giugno del 1681 il Capitolo di San Pietro concesse la corona aurea alla venerata Immagine di Ripatransone, ed il Magistrato, il Capitolo della Cattedrale e la Compagnia inviarono subito a Roma attestazioni di ringraziamento.

Per la data dell’incoronazione del simulacro, fu scelta quella del 10 Maggio dell’anno seguente e si decise di celebrare nel modo più solenne un tale avvenimento, nuovo per tutto il Piceno, divenendo la Madonna di San Giovanni la prima nella “Provincia della Marca” a godere di tale distinzione.

Fu il Vescovo Giovanni Giorgio Mainardi a porre le due corone sul capo della Beata Vergine e del Bambino Gesù. Da quel momento abitualmente la Madonna di San  Giovanni viene ricordata nei documenti ed invocata con il titolo di “Incoronata”.

Sussiste poi un secondo motivo per il quale l’annuale processione di Maggio non vada considerata come un “doppione di dimensioni ridotte” di quella trionfale che ha luogo in occasione dell’Ottava di Pasqua (che quest’anno poi ha avuto anche il dono della partecipazione del Vescovo Carlo).

La denominazione popolare di “Benedizione delle campagne” deriva dal fatto che l’incedere processionale lungo il corso di Ripatransone prevede quattro soste presso i rispettivi punti cardinali nei quali vengono pronunciate preghiere di benedizione per il territorio campestre circostante. Si tratta quindi del confluire in  questo momento liturgico delle cosiddette “rogazioni”, orazioni che venivano elevate per chiedere la protezione sul raccolto e le attività agricole.

Nel momento storico in cui viviamo, contrassegnato dall’accentuarsi di alcune calamità naturali, dovute ai repentini e violenti cambiamenti atmosferici, che flagellano le nostre campagne, questa preghiera riacquista senza dubbio significato.

Chiedere l’intercessione divina per il buon esito del lavoro agricolo, fonte di sussistenza per tante famiglie e lavoratori che contraddistinguono la fisionomia del nostro territorio, diventa quindi un’esigenza di tutta la comunità cittadina.

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