228670_1833798338111_3786159_nIl Circolo Nautico Sambenedettese da quasi mezzo secolo fa parte della storia di San Benedetto e in particolare di quella del porto.

Intervistiamo il Presidente Rolando Rosetti

Quando nasce il circolo?
Il circolo nasce il 25 ottobre 1967 dalla felice intuizione di 15 amici appassionati di mare . Nasce nell’ambito portuale, confuso prima tra le barche della flotta peschereccia verrà poi collocato con una definita identità al centro della nuova darsena turistica. Oggi è una realtà associativa con 700 soci, 500 barche in darsena,7 dipendenti e un bel vivaio di piccoli velisti.

Qual è oggi la sua mission?
Sport  e turismo ed , in più, essere un valore aggiunto del territorio,  sia per gli sportivi che per i “non praticanti”, sia per  i turisti ( diportisti o… balneari non fa differenza ) che per i residenti .
Per questo il circolo è impegnato in attività sportive, in attività culturali e in attività turistiche.
Quanto alle prime ha una squadra agonistica di vela, e di pesca, ha una esperienza quarantennale nella scuola di vela. Organizza gare di vela, di motonautica e di pesca a livello internazionale.
Quanto al diportismo il CNS offre un servizio di qualità ad un prezzo sempre abbordabile.  Le tariffe dei servizi sono fra le più basse d’Italia  e questo per rendere accessibile la pratica del mare al più alto numero di persone.
Il Circolo offre non solo servizi per la nautica , ma anche per i cittadini che non praticano il mare. La “filosofia” dell’associazione è quella di avere dei frequentatori anche fra i non diportisti , sia residenti che turisti. Per questo motivo , ad esempio, da anni ospita numerosi incontri con l’autore. Fra i tanti  scrittori che hanno presentato il proprio libro in darsena  mi piace ricordare  l’attuale presidente del Senato, Pietro Grasso. Inoltre al CNS è stata svolta anche attività di cineforum

Quest’anno , in occasione della festa della Madonna della Marina, abbiamo lanciato e gestito un palio velico fra i quartieri della città , ma ancor più siamo orgogliosi di aver rilanciato la Tombola della Madonna della Marina , tombola che fa parte della storia socio-culturale della nostra città. La Festa della Marina con la sua processione sul mare ,la tombola, gli spari è sentita da noi sambenedettesi come parte delle proprie tradizioni , ma attrae anche molti turisti motivati dalla ricerca di esperienze autentiche : è per questo che il CNS si impegna sempre più per la sua riuscita.
Il Circolo ogni anno assegna  il  premio letterario “ per un racconto sul mare” , rivolto agli studenti delle superiori. I racconti ci  giungono da tutta Italia , a conferma di ciò abbiamo avuto vincitori sia Trieste  che di Potenza che sono venuti a ritirare il premio accompagnati dalle loro famiglie avendo così modo di conoscere San Benedetto.
Dunque per il CNS il mare è risorsa naturale e risorsa urbana , ma che si deve vivere sempre in un contesto di autenticità anzi valorizzando il porto quale spazio della genuina vita locale . Con le sue attività il Circolo cerca di attrarre, in darsena, i sambenedettesi , motivandoli a condividere valori, utilizzare servizi, scoprire atmosfere, vivere suggestioni, rigenerarsi fisicamente e psicologicamente, arricchirsi sul piano culturale ed umano.
Sempre più il circolo vuole essere non un parcheggio di barche, non un luogo privato , un fortino inaccessibile , ma una piazza sul mare,  luogo d’incontro e di socialità per la città.

Crede che la pratica del diportismo nautico  possa costituire un asso nella manica per rinnovare il mercato turistico locale?
Per noi il mare è una grande potenzialità turistica, non solo balneare, perché offre al turista una pluralità di esperienze . Siamo consapevoli che oggi il turista non viene più solo per  “fare i bagni” come si diceva nel secolo scorso, ovvero non vuole più solo relax , ma vuole vivere delle emozioni facendo nuove esperienze  e il mare ne offre sempre di nuove: la vela, la pesca, le traversate, il dormire in porto, il big game … Il mare ha sempre molto da offrire, fa vivere esperienze uniche, memorabili che lasciano un segno nella memoria, nel vissuto personale.  . Inoltre il nostro porto  ha  alle spalle un entroterra con più di 60 centri storici, cosa che nessun altro porto italiano può vantare. È proprio per questo che il porto turistico può, anzi deve, diventare la porta di accesso al Piceno, ai suoi paesini, dove ogni turista, anche in mezza giornata, può trovare l’autenticità di cui ha bisogno, per  poi tornare  sul mare… Il nostro porto, specie per il turista, è il raccordo fra terra e mare.  Ecco perché il Circolo si impegna, come dicono chiaramente le attività già svolte e che amplieremo nel futuro, a far diventare il porto la “piazza bella” di San Benedetto  per farvi confluire sia i turisti -e dar loro servizi e informazioni,- sia ,soprattutto,  i cittadini  per eventi, concerti, feste, movida!

Quali sono i plus  del nostro porto turistico?
Innanzitutto è  al centro della città! In pratica è il prolungamento della zona pedonale e commerciale della città. Questo, sia per il turista in transito che per il diportista stanziale, ha una grande importanza in quanto permette di raggiungere a piedi tutti i principali servizi. In più, benché sia in centro, ha un’atmosfera unica, rilassante, con splendidi scenari. Inoltre nel Circolo  si vivono ottimi rapporti sociali.

È possibile far convivere in un sistema portuale le diverse esigenze dei cittadini, dei diportisti del commercio della cantieristica e della pesca?
Ho già detto che il circolo offre una grande varietà di servizi, non solo le utilità di base per i diportisti, ma anche attività culturali e per il tempo libero. Ho anche ricordato il fatto che ci sia un collegamento fisico con il cuore della città e che sia un luogo ottimo per il relax grazie alla sua passeggiata sul mare e alla mancanza di traffico. Tutto questo  spiega la sua potenziale attrattività turistica, e se c’è turismo il commercio viene favorito…  Ma il porto è soprattutto cantieristica e pesca… se cresce l’attrattività del porto per turisti e residenti anche questi settori ne beneficeranno: penso all’ittiturismo, al pesca turismo, ai locali tipici, alle sagre .. Fra questi settori  che condividono un luogo fisico, si può far nascere anche un ottimo legame emotivo e il CNS è sempre a disponibile a incentivarlo e sostenerlo!

 

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