wall streetAlibaba ha fatto bingo a Wall Street. Nel primo giorno di quotazione nel cuore del capitalismo mondiale, la società cinese di e-commerce ha capitalizzato qualcosa come 245 miliardi di dollari, ponendosi fra le prime al mondo. Così il gruppo cinese dello shopping on line, con i suoi 300 milioni di clienti, si pone nelle prime dodici offerte pubbliche di sempre, appena dopo Wal-Mart e Chevron, prima di JPMorgan e Facebook.
Il mercato capitalistico, dunque, crede in questa azienda inventata da Jack Ma, l’ex insegnante di inglese che in un appartamento di Hangzhou ha fondato il sito di commercio elettronico, in grado di vendere di tutto a prezzi competitivi. Dopo aver conquistato il mercato interno cinese, ora punta su Stati Uniti ed Europa.
Non è solo gigantismo cinese, che ci sta tutto. È fame di successo, voglia di emergere e di arricchirsi. È lo spirito di conquista della nuova Cina neo-capitalista a trazione comunista. E, a guardar bene, la loro nuova frontiera è il mondo, pur nell’assoluta approssimazione sul versante del rispetto dei diritti umani, compresi quelli dei lavoratori.
La dice lunga, poi, la simpatia di Jack Ma per un personaggio americano a tutto tondo come Forrest Gump. Il cinese dallo sguardo lungo ha cominciato a correre. Dove vuole arrivare?

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