“I D.S.A. (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) sono ben lungi dall’essere un ”problema” ma costituiscono la sfida del futuro per il profilo professionale dei docenti” è quanto ha affermato Simonetta Longo docente della secondaria di secondo grado, psicologa e formatrice A.I.D. (Associazione Italiana Dislessia) parlando di Strategie didattiche e successo formativo nel convegno “Dislessia e DSA: diagnosi precoce e successo formativo” organizzato dal Lions Club Val Vibrata a Garrufo di Sant’Omero.
“I D.S.A. – ha poi continuato la dott.ssa Longo – costituiscono un importante stimolo all’innovazione didattica, in quanto sollecitano i docenti ad entrare in una prospettiva di promozione e supporto agli apprendimenti. L’approccio meta-cognitivo incentrato sul concetto di strategie didattiche risponde pienamente alla scuola del futuro, che supera ogni logica prettamente trasmissiva e va’ nella direzione della costruzione del sapere”.

Dopo i saluti del presidente del Lions Club Val Vibrata Guido de Angelis, delle autorità lionistiche compreso quello del governatore del distretto 108A Raffaele Di Vito e di quelle scolastiche, il convegno è entrato nel vivo con gli interventi di Laura Bertolo e La diagnosi precoce, di Enrico Ghidoni e la Dalla scuola alla vita: norme, diritti e sfide per le persone con DSA, di Sergio Di Sano che ha parlato delle Difficoltà e Disturbi di lettura: intervenire e prevenire, per concludere con Filippo Barbera dislessico adulto, docente specializzato in psicopatologia dell’apprendimento che, nell’illustrare come si trasforma la DSA da difficoltà ad opportunità ha affermato: “La dislessia non è una porta murata, ma una porta chiusa a doppia mandata. Nel percorso scolastico di un bimbo dislessico emergono emozioni forti legati alla difficoltà nell’apprendere, alla fatica, alla mortificazione. è importante far capire quanto rilevante sia la diagnosi precoce, il sostegno dei genitori, un approccio adeguato del mondo della scuola per sviluppare e mantenere la motivazione a imparare e a realizzare pienamente le potenzialità dell’alunno”.

Il convegno si è poi concluso con la tavola rotonda “Diagnosi-scuola-famiglia: sinergie per prospettive future” alla quale hanno partecipato Graziella Vizzarri, Raffaele Ciambrone, Nicoletta Verì, Giuliano Bocchia, Enrico Ghidoni, Sergio Di Sano, e Tancredi Di Tullio mentre in sessione parallela si è svolto il workshop “Genitori cosa fare?” con le psicologhe Piera Petrini e Alice Gargia e la pedagogista Chiara Lucantoni.

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