GROTTAMMARE – “Per aver costruito nella sua carriera l’immagine di un artista poliedrico, capace di sperimentare differenti linguaggi, da quello teatrale a quello cinematografico, dalla comicità all’intrattenimento, offrendo al pubblico un modello di spettacolo mai volgare e coinvolgente, ispirato al registro di stile della grande arte popolare”. Questa è la motivazione dell’arancia d’oro 2013, assegnata a Max Giusti, che con questo riconoscimento ha raccolto l’eredità di grandi personaggi della comicità italiana. In questo cabaret Giusti è stato spettatore delle gesta degli aspiranti pilastri del cabaret, osservandoli attentamente, uno ad uno. Siamo andati ad intervistarlo poco prima della consegna del premio.

Max, che emozione prendere questo riconoscimento.

Sarà una grande emozione. L’importante è fare una spremuta gigante appena presa l’arancia… Da una parte un po’ di scaramanzia ce l’ho, un premio della carriera normalmente lo si prende a 70-80 anni, prenderlo a 45… spero che il taglio sia stretto. Sono molto contento, vengo a fare spettacoli nel Piceno da tanti anni ed è un premio che mi fa molto piacere”.

Sei romano, ma in realtà hai un cuore piceno (di Monterubbiano, ndr.) qual è il rapporto con questa bellissima provincia?

Mio nonno è di Monterubbiano e mia nonna è di Fermo. Inoltre c’è Pier Massimo Macchini (altro ospite della serata del 3 agosto, ndr.) che pur essendo più piccolo di me è addirittura mio zio. Una réunion familiare e sono molto contento”.

Sei uno dei più grandi imitatori italiani, qual è il personaggio che senti maggiormente e quali sono le tue fonti d’ispirazione?

Il personaggio che sento maggiormente è sempre l’ultimo e il prossimo sarà più divertente. Le fonti d’ispirazione sono tante, qualcosa ti colpisce, qualcosa la vai a cercare, l’importante è non perdere mai il gusto di far divertire il pubblico e anche il gusto di far divertire noi stessi, altrimenti poi non arriva quello che facciamo.” (Giusti si complimenta con l’Ancora On Line, la Stampa Locale e il sottoscritto, ndr.)

Un’ultima domanda, quali saranno i tuoi progetti televisivi/teatrali per il futuro?

“Sto preparando un nuovo programma per RAI 1 e dopo quattro anni ritornerò in teatro con lo spettacolo “di padre in figlio”, gireremo per le province e partiremo nella prossima primavera dal teatro Sistina di Roma, senza dimenticare “Super Max” su Radio 2, con il rapper Silvano”.

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