SAN BENEDETTO DEL TRONTO– Pubblichiamo una nota polemica del Popolo della Libertà sambenedettese: “Da tempo il servizio di medicina trasfusionale dell’ospedale di S. Benedetto, fiore all’occhiello della sanità locale da 35 anni, è costretto ad operare in situazioni di disagio evidenti ed inaccettabili per via della esiguità di personale che costringe tecnici e medici a turni estenuanti di lavoro e mette di fatto nell’impossibilità sia la raccolta del sangue nelle sedi periferiche che la risposta al fabbisogno trasfusionale in urgenza ed emergenza, in questa ottica non appare condivisibile anzi si ritiene dannosa la soluzione di inviare le urgenze delle provette dei pazienti da S.Benedetto ad Ascoli per poi fargli fare il percorso inverso mettendo a rischio i pazienti emorragici, a questo punto vale la pena di ricordare che solo nel 2012 il servizio trasfusionale della nostra città ha gestito 4406 richieste di sangue in urgenza/emergenza, per cui si chiede il giusto adeguamento agli standard minimi a garanzia dei LEA”.

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