SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La tradizionale festa del Primo Maggio del quartiere Agraria di Porto d’Ascoli ha avuto luogo anche quest’anno, nonostante le difficili condizioni economiche avessero fatto parlare della possibilità che fosse sospesa. Un’edizione della festa caratterizzata da una maggiore sobrietà, tangibile anche nell’assenza delle luminarie che gli scorsi anni illuminavano Via Val Tiberina, un’edizione che però meglio invita a riflettere sul senso della Festa dei Lavoratori in un tempo in cui il lavoro scarseggia ed il valore stesso del lavoro, la sua importanza sociale ed umana prima ancora che economica, si trova in crisi.

La riflessione di Don Gianni Croci, espressa durante la celebrazione della Messa di San Giuseppe su un altare all’aperto allestito proprio in Via Val Tiberina, ha riaffermato con forza questi valori, invitando ciascuno ad affrontare la crisi “con una solidarietà” che è “sovversiva”, anche perché è capace di cambiare davvero le cose. Il Primo Maggio è occasione per riscoprirsi comunità solidale, unita nel dramma della disoccupazione ma anche nella determinazione a superare i limiti dell’attuale crisi economica per ritrovare la speranza e la voglia di vivere.

Potete leggere la riflessione di Don Gianni cliccando qui.

La festa di quest’anno è stata possibile solo grazie al lavoro di chi si è rimboccato le maniche e si è dato da fare per la sua organizzazione. Ad essi vanno i ringraziamenti della comunità dell’Agraria, che attorno alla Festa dei Lavoratori ritrova una parte consistente della sua identità.

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