SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “È meraviglioso constatare quanto, attraverso la musica, si riesca ad intuire la profondità e la grandezza del mistero dell’Incarnazione“.
Con queste parole l’arcivescovo Gianpiero Palmieri ha commentato il gran concerto di Natale “Gaudete!”, che si è tenuto Sabato 27 Dicembre 2025, alle ore 21:30, presso la cattedrale Santa Maria della Marina, in San Benedetto del Tronto, dove è tornato a far riecheggiare le sue note l’antico e monumentale organo Balbiani – Vegezzi – Bossi dopo un meticoloso e sapiente lavoro di restauro.
Il concerto, magistralmente diretto dal M° Massimo Malavolta, è stato abilmente eseguito dalla Cappella Musicale della Cattedrale, insieme ad altri tre cori: il Coro “Ventidio Basso” di Ascoli Piceno, una piacevole novità di questa edizione 2025, la Corale “Padre Domenico Stella” e il Coro “Perfetta Letizia”, entrambi della parrocchia Sant’Antonio di Padova di San Benedetto del Tronto, come è ormai tradizione consolidata.
Oltre all’arcivescovo Gianpiero Palmieri, ad ascoltare le oltre 60 voci dei coristi coinvolti, accompagnati dal M° Filippo Sorcinelli all’organo e dalla Pompadour Brass Ensemble agli ottoni e ai timpani, erano presenti anche il vicario generale della Diocesi Truentina, nonché parroco della comunità della Madonna della Marina, don Patrizio Spina, il parroco emerito don Luciano Paci, numerosi fedeli della parrocchia, appassionati di musica sacra e anche semplici curiosi che hanno voluto ascoltare le note dell’organo rimesso a nuovo.
La serata, infatti, è stata anche l’occasione per presentare alla comunità la storia dell’organo e gli interventi di restauro a cui è stato sottoposto e che saranno ultimati il prossimo Gennaio 2026.
In merito alla storia dell’organo, si è raccontato che in origine era a Loreto, poi fu dismesso. Grazie a don Giampaolo Civardi, giunse in cattedrale ed iniziò ad allietare i fedeli della Diocesi Truentina.
L’organo, che ha più di 3000 canne, è particolarmente pregiato per la complessità dei suoi meccanismi. Per questa ragione, come illustrato dal M° Malavolta, il percorso di recupero è stato lungo e complesso: è iniziato mesi fa con studi approfonditi ed analisi diagnostiche per comprendere appieno lo stato di degrado e gli interventi da eseguire. Grazie alla consulenza del M° Stefano Pellini e del M° Filippo Sorcinelli, alla pulitura dei dettagli lignei, al consolidamento delle strutture metalliche, alla reintegrazione di parti mancanti, oggi lo strumento è tornato alla sua integrità e sonorità.
Il prof. Nicola Rosetti, docente di Religione Cattolica ed appassionato di arte, cultura e musica, racconta: “Eccellente il repertorio che è stato donato ai presenti!
La serata si è aperta con due canti a cappella, eseguiti dal M° Malavolta. Poi il M° Sorcinelli ha eseguito una ninna nanna della tradizione tedesca per far apprezzare, al nutrito pubblico, le particolari sonorità dell’organo.
A seguire i quattro cori riuniti hanno intonato diversi brani della tradizione natalizia inglese, rivelando ai convenuti anche alcune curiosità. Personalmente non conoscevo il fatto che il brano “Noi canteremo gloria a te”, ampiamente utilizzato all’inizio di molte Celebrazioni Eucaristiche, fosse nato in ambito protestante e poi riadattato per il culto cattolico.
Due i momenti particolarmente significativi: l’esecuzione coinvolgente del canto ‘Tu scendi dalle stelle’, al quale ha partecipato tutta l’assemblea, e il bis del canto ‘Adeste Fideles’, che ha incantato i presenti.
Ogni convenuto ha potuto gioire della bellezza della musica e del canto e tutta la corale è stata ampiamente applaudita!”.
Una bellissima esperienza di musica e spiritualità che ha creato, a seconda dei brani in esecuzione, momenti di solennità, altri di raccoglimento, altri di grande impatto emotivo, confermando il potere aggregante della musica natalizia e trasmettendo, con ancora maggiore forza, il mistero centrale del cristianesimo: l’Incarnazione del Figlio di Dio, che vuole rivelare il suo volto e stabilire una relazione intima e di amore con l’umanità.






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