DIOCESI – Ieri, presso l’Episcopio di Ascoli Piceno, si è tenuta la conferenza per la presentazione della XVI biennale d’arte sacra e contemporanea, di cui curatore è Giuseppe Bacci con la cooperazione di Arnaldo Colasanti ed Andrea Viozzi.
Presenti alla conferenza il sopra citato Bacci, il vescovo Gianpiero Palmieri, don Francesco Guglietta, parroco di S. Pietro Martire, e Simona Massari, collaboratrice dell’ufficio beni culturali della diocesi di Ascoli Piceno.
La mostra è intitolata Profeti di speranza, creatori di bellezza e sarà organizzata unicamente nella chiesa di San Vittore ad Ascoli Piceno, dove verrà inaugurata sabato 13 dicembre alle ore 16:00.
Giuseppe Bacci: “La cooperazione tra le diocesi di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto con il Museo Stauròs d’Arte Sacra Contemporanea è stata cosa molto gradita agli artisti”, “Passiamo dall’opera realizzata nello studio dell’artista ad un’opera che potrebbe essere finalizzata per l’arte cultuale”.
Ci troviamo alla sedicesima edizione di questa biennale e, tra questa edizione e quella precedente, sono stati valicati due giubilei (2015); pertanto, in questa occasione, si è voluto centrare la mostra sul giubileo pellegrini di speranza.
Cosa gradita agli artisti è stata la contaminazione tra le diocesi di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto e il Museo Stauròs d’Arte Sacra e Contemporanea che negli anni aveva sempre ospitato questo evento.
Questa edizione verrà presentata secondo cinque tematiche prefissate per gli artisti, utili a leggere il messaggio del giubileo:
• Nel segno della Luce – Segni di luce, segni di speranza
• La Pace nel cuore dell’arte
• Profeti di Speranza per un nuovo domani
• Creati per creare – creatori di bellezza
• Dialogo tra le culture
L’auspicio è che le opere parlino ai visitatori: alcune appariranno “dirette”, altre “di studio”, altre ancora “con un linguaggio inconscio”. Sta al pubblico accogliere il pensiero degli artisti per trarre il messaggio che la mostra intende comunicare.
La mostra accoglie opere di maestri del passato, artisti contemporanei e giovani che si sono lasciati coinvolgere dal tema. Ogni opera rappresenta la cifra stilistica di ciascun autore.
Simona Massari: Orari delle visite
La chiesa di San Vittore, fresca di un importante restauro curato da Simona Massari grazie ai fondi dell’U.S.R. e all’8×1000, accoglierà questa edizione della biennale.
Gli orari della mostra saranno i seguenti:
– Sabato 13 dicembre: 16.00–17:00
– Domenica 14 dicembre: 10:30–12:30 e 15:00–17:00
– Dal 15 al 19 dicembre: 10:30–12:30
– Dal 20 dicembre al 6 gennaio: apertura sia al mattino che al pomeriggio
– Dal 6 gennaio fino a fine mese: apertura nei fine settimana e su prenotazione
Le visite saranno guidate dalle guide dell’Ufficio beni culturali o, quando disponibile, dallo stesso Giuseppe Bacci.
Vescovo Palmieri: “Bellezza e Speranza, due esperienze che aprono ad una ricerca che può arrivare ad intercettare il mistero di Dio”.
Tutto questo è stato possibile grazie alla volontà di Mons. Palmieri: il progetto nasce da un incontro con Giuseppe Bacci, grazie a Giuliano Giuliani, e dalla conoscenza dell’esperienza della Biennale d’arte Sacra di S. Gabriele, ferma dal 2014 tra terremoto e pandemia. Un’esperienza ricca grazie all’impegno costante di Bacci.
Da qui l’idea di proporre una riflessione sull’arte e l’arte sacra contemporanea. La proposta è stata accolta sia da Ascoli sia da San Benedetto, dove l’inaugurazione si terrà tra qualche mese per favorire una stagione più affollata; con molta probabilità sarà la chiesa di S. Lucia a ospitarla.
Le opere, più che rappresentare soggetti religiosi, intendono stimolare una ricerca spirituale attraverso gli elementi naturali dell’esistenza, tra cui la ricerca della speranza e della bellezza. Sono esperienze che aprono a un cammino capace di intercettare il mistero di Dio.
Don Francesco Guglietta: “Con questa mostra si cerca un dialogo tra contemporaneo ed antico”, “Non c’è speranza se ci accontentiamo di un’arte o di una bellezza scontata”.
La mostra si inserisce in un dialogo tra arte contemporanea e spazi segnati dall’arte dei secoli passati. La scelta di collocare le opere in una chiesa tanto ricca di storia permette un confronto tra ciò che è stato e l’anelito verso qualcosa di più grande. Il titolo della mostra è emblematico: la speranza nasce dalla ricerca della bellezza, mai scontata.
Di fronte a qualche opera si potrà provare sorpresa o disorientamento: fa parte del cammino che ci viene proposto, quello di accogliere un diverso modo di intendere e vivere la bellezza, capace di costruire una speranza nuova.






Emidio Carboni
A questo punto penso che gli artisti morti non siano stati presi in considerazione dato che CARBONI Gaetano ha fatto un intero periodo artistico intitolato "Profeti 2000 e Profeti 2000 con le Ali. Mi viene da pensare che tra artisti non corra buon sangue e ci sia un invidia sommersa. Ho scritto questo perchè non mi aspettavo che ad Ascoli Piceno, città nativa di Carboni Gaetano a cui lo stesso a lasciato tanto, si facesse una Biennale di Arte Sacra senza neanchè pensare di poter inserire un'opera sua. Se qualcuno mi vuol contattare il mio cellulare è 3662050131 GRAZIE www.carbonigaetano.it