Di Domenico Annibali
COMUNANZA – Una domenica all’insegna della gioia e della vita comunitaria quella che attende Comunanza: alle ore 18 il Vescovo Gianpiero Palmieri presenterà ufficialmente il nuovo collaboratore per la Vicaria “Beata Assunta Pallotta” e delle comunità parrocchiali di Comunanza, Force e Montemonaco , don Paolo Simonetti.
Un nuovo parroco in solido per le tre comunità
Le parrocchie di Comunanza, Force e Montemonaco accolgono con gioia il sacerdote ascolano, che affiancherà don Luca Rammella nella guida pastorale dei tre territori. Don Paolo subentra a don Giuseppe Raio, partito per un periodo di formazione in Terra Santa.
Nato ad Ascoli Piceno il 17 novembre 1986 e ordinato sacerdote il 16 maggio 2015, don Paolo Simonetti ha ricoperto vari incarichi nella diocesi: parroco della comunità di Venagrande, collaboratore dell’Ufficio Liturgico Diocesano, insegnante di Religione Cattolica e studente impegnato in un percorso di approfondimento teologico.
Le comunità della vicaria si preparano così a condividere un nuovo tratto di cammino alla luce del contributo umano e pastorale del giovane sacerdote.
Comunanza celebra la patrona: solennità di Santa Caterina d’Alessandria
Martedì scorso la comunità di Comunanza ha ricordato la patrona, Santa Caterina d’Alessandria, al termine della tradizionale novena guidata da don Luca Rammella. La celebrazione si è svolta nella chiesa dedicata alla Santa Martire ed è stata presieduta da S.E. Mons. Giovanni Tonucci, già arcivescovo di Loreto, concelebrata con don Rammella e con padre Maurizio Fioravanti del convento di Montedinove.
Il coro parrocchiale di Santa Caterina, diretto dal maestro Lorenzo e reduce dalla recente partecipazione al Giubileo da Papa Leone, ha accompagnato la liturgia con grande impegno ed emozione.
Durante l’omelia, il Vescovo Tonucci ha richiamato alcuni spunti particolarmente attuali, collegando la figura della Santa alle Vergini sagge del Vangelo: «Caterina – ha ricordato – attendeva lo Sposo con fede e profondo amore. Il suo legame con Cristo le diede la forza di dire no alle lusinghe dell’imperatore Massenzio».
La vicenda della giovane martire, vittima della violenza di un potere crudele, è stata accostata al significato del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: un richiamo alla dignità femminile e al coraggio di chi, come Caterina, ha saputo difendere la propria fede e la propria libertà.
La devozione alla Santa: un’eredità che attraversa i secoli
La figura di Santa Caterina d’Alessandria continua a suscitare profonda devozione in tutto il mondo. Simbolo di sapienza, intelligenza e fermezza nella fede, Caterina visse ad Alessandria d’Egitto tra III e IV secolo. Nobildonna colta e preparata nelle arti liberali, si convertì al cristianesimo dopo una visione mistica e divenne strenua difensora dei credenti perseguitati.
Secondo la tradizione, affrontò e superò un dibattito pubblico con cinquanta filosofi pagani, molti dei quali si convertirono. Durante le persecuzioni dell’imperatore Massenzio subì torture e il supplizio della ruota, che però si spezzò miracolosamente. Condannata infine alla decapitazione, la tradizione racconta che dal suo collo sgorgò latte invece di sangue, simbolo di purezza. Gli angeli avrebbero poi trasportato il corpo sul monte Sinai, dove sorse il celebre monastero a lei dedicato.
Santa Caterina è patrona degli studenti, dei filosofi, degli studiosi e di tutti i mestieri che utilizzano la ruota. La sua festa, il 25 novembre, ha radici antiche e unisce spiritualità, tradizioni popolari e ritmi stagionali.
Tra la solennità patronale appena celebrata e l’arrivo del nuovo parroco in solido, le comunità della Vicaria Beata Assunta di Comunanza, Force e Montemonaco vivono giorni di intensa partecipazione. La figura di Santa Caterina e l’inizio del ministero di don Paolo Simonetti offrono ai fedeli l’occasione di rinnovare la propria fede e di rafforzare la coesione comunitaria guardando al futuro con fiducia.





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