DIOCESI – Si terrà domani, Venerdì 21 Novembre 2025, alle ore 17:30, presso il teatro della parrocchia San Luca Evangelista, in Villa Pigna di Folignano (AP), il secondo incontro del percorso “Scambi di bellezza”, una serie di iniziative organizzate dalle Caritas diocesane delle Diocesi di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto per vivere in pienezza il Giubileo dei Poveri.
L’appuntamento, che sarà dedicato alla lettura e all’approfondimento dei dati sulla povertà esistente sul territorio piceno, avrà un focus particolare sul problema del sovraindebitamento, un tema che riguarda un numero sempre maggiore di famiglie e che sollecita ad una sfida comunitaria.
L’incontro registrerà la partecipazione, oltre che dell’arcivescovo Gianpiero Palmieri, vice presidente della CEI e vescovo delle Diocesi del Piceno, anche di Walter Nanni, responsabile dell’Ufficio Studi di Caritas Italiana, e Maurizio Fiasco, sociologo e membro della Consulta Nazionale. Un’occasione preziosa per comprendere dinamiche, volti e bisogni delle povertà locali, affinché l’azione pastorale possa essere sempre più attenta e competente.
Di seguito il programma dettagliato del ricco pomeriggio:
- ore 17.30: saluti istituzionali;
- ore 17.45: “Risorse e povertà in Italia”, a cura di Walter Nanni;
- ore 18.15: “Risorse e povertà nelle Diocesi Picene”, a cura dell’Osservatorio delle povertà delle Caritas delle Diocesi del Piceno;
- ore 18.45: “Sovraindebitamento: una sfida comunitaria”, a cura di Maurizio Fiasco;
- ore 19.15: Conclusioni a cura di mons. Gianpiero Palmieri.
Il titolo del Report Caritas che verrà illustrato, “Fuori campo – Lo sguardo della prossimità”, rivela già il tema al centro dell’incontro: la marginalità che vive il povero. Come ha spiegato il vescovo Gianpiero Palmieri durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, “il povero rimane escluso dal nostro campo visivo, sfugge al nostro sguardo. Questo può capitare o per una responsabilità nostra, perché tendiamo a non vedere, oppure per una autoesclusione dovuta principalmente ad un senso di vergogna. In entrambi i casi la Chiesa è chiamata alla prossimità, a farsi vicina al povero, a non lasciarlo ‘fuori campo’, bensì a riportarlo al centro dell’attenzione di tutta la comunità“.





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