ACQUAVIVA PICENA – Sabato 8 novembre, alle ore 16:00, presso l’Auditorium della Banca del Piceno “San Giacomo della Marca” di Acquaviva Picena, si è svolto un importante convegno dedicato alla storia della famiglia Rossi Panelli, organizzato dall’Associazione Laboratorio Terraviva.
All’incontro hanno preso parte gli eredi della celebre famiglia e numerosi relatori di prestigio: il prof. Teodorico Compagnoni, la prof.ssa Carla Civardi e l’ing. Sebastiano Rendina, nipote di Domenico Rossi Panelli, conosciuto da tutti gli acquavivani come “Sor Domè”.

La famiglia Rossi Panelli è ricordata per le sue opere a favore del paese: acquistò il convento degli Agostiniani Scalzi e la chiesa di San Lorenzo per restituirli ai frati dopo le soppressioni napoleoniche, e nel 1870 acquistò la Fortezza medievale dai conti Neroni Cancelli, cedendola poi al Comune senza alcun sovrapprezzo.

L’evento è stato aperto dai saluti istituzionali del vicesindaco Beniamino Pignotti, del presidente della BCC Banca del Piceno, dott. Sandro Donati, del prof. Benedetto Luigi Compagnoni, Sovrintendente archivistico e bibliografico delle Marche, e del cav. Filippo Gaetani, presidente dell’Associazione Terraviva.
L’introduzione è stata curata da Ileana Narcisi, mentre le letture sono state affidate alla prof.ssa Carla Civardi.

Il primo intervento è stato quello del prof. Teodorico Compagnoni, che ha delineato il profondo legame tra la famiglia Rossi Panelli e la comunità acquavivana, ricordando che essa ha espresso due sindaci, Francesco e Domenico.
Compagnoni ha spiegato come la famiglia fosse nota per la cosiddetta “Quarta”: una parte dei raccolti — circa un quarto — veniva destinata ai più poveri, che potevano così ottenere gratuitamente grano, olio e vino. «A quei tempi», ha ricordato il professore, «la società era comunitaria. Oggi, invece, la ricchezza è spesso misurata in status symbol come automobili, viaggi o gioielli, ma allora la ricchezza era nella solidarietà e nella condivisione».

Sotto la guida di Luigi Rossi Panelli, Acquaviva Picena divenne il secondo paese della provincia ad avere un impianto di illuminazione elettrica. A lui si devono anche l’acquisto del terreno per il nuovo cimitero, l’apertura di una farmacia e il miglioramento dell’ospedale locale. Luigi fu inoltre fondatore e primo presidente della Cassa Rurale Depositi e Prestiti, nonché presidente della Congregazione di Carità.
Anche Domenico Rossi Panelli, sindaco e uomo di grande umanità, era solito accompagnare personalmente i cittadini malati negli ospedali lontani, utilizzando la propria automobile per non gravare sulle spese pubbliche.

A concludere il convegno, l’intervento dell’ing. Sebastiano Rendina, discendente diretto della famiglia, che ha offerto una toccante testimonianza personale. Attraverso aneddoti familiari e ricordi d’infanzia, ha tracciato un ritratto intimo e affettuoso dei suoi avi: dalla generosità del nonno durante la Prima guerra mondiale, ai momenti quotidiani in cui gli chiedeva di leggergli il giornale.
Il suo racconto, semplice e autentico, ha saputo toccare il cuore del pubblico, restituendo la dimensione umana di una famiglia che ha lasciato un’impronta profonda nella storia e nella memoria di Acquaviva Picena.

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1 commento

  • Tonino Bianconi
    14/11/2025 alle 16:17

    Conosco molto bene i'Ing.Sebastiano Rendina ,uomo semplice e di intensa capacità umane,un applauso alla famiglia Rossi -Pannelli.

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