Di Cristina Franca
È iniziata con un cielo pallido di luce e temperatura piacevole la giornata di sabato 18 ottobre 2025 che ha visto Montelparo protagonista delle camminate commemorative “Sentieri di Libertà” organizzata da “La Casa della Memoria” di Servigliano in sinergia con le associazioni “ELMS (Escape Line Memorial Society)” e “Monte San Martino Trust” evento in unica tappa per questa edizione ridotta 2025.
Partiti dal Parco della Pace di Servigliano, (ex campo di prigionia), i camminatori sono arrivati a Montelparo percorrendo i sentieri di campagna sulle orme dei prigionieri di guerra fuggitivi e attraversando i suggestivi paesaggi delle nostre incantevoli colline vestite d’autunno.
Ad attenderli nel paese centro davanti al Municipio c’erano il Sindaco Marino Screpanti, il presidente dell’Associazione Culturale “Il Murello” Giuseppe Mariucci e una rappresentanza dell’associazione Combattenti e Reduci della Sezione Locale e dell’Associazione Casa della Memoria di Servigliano. Dopo un ottimo spuntino/pranzo rigeneratore, preparato dalle abilissime mani di Simona Orazi del bar Pizzeria Capricci di Gola, Ian Mc Carthy, tra gli organizzatori dell’evento, ha raccontato la storia del fuggitivo prigioniero di guerra Robert Hill ospitato e protetto dalla famiglia di Amelia Antodicola.
La troupe televisiva di Rai3 Regione Marche, con la giornalista Desy d’Addario e l’operatore Claudio Riga che hanno seguito i camminatori durante il loro percorso, hanno raccolto anche la storia di Sydney Swingler “Antonio” ospite dalla famiglia di Gino Antognozzi del quale il nipote Alfredo onora l’eredità morale. I giornalisti hanno attenzionato in particolar modo foto e documenti d’epoca, importanti testimonianze di quei giorni difficili. In seguito, la comitiva si è portata in contrada Santa Maria in Camurano di Montelparo presso il Memoriale dedicato al soldato scozzese Sidney Seymour Smith (per noi ancora e per sempre “Giorgio”!) luogo dove venne barbaramente trucidato il 21 marzo 1944.
Qui è stata celebrata una piccola cerimonia e un momento di raccoglimento in sua memoria.
Ascoltando la sua storia i giornalisti, dopo essere passati davanti al Santuario Rurale della Chiesa di Santa Maria in Camurano, ora non visitabile perché qui sono ancora in corso i lavori di restauro del dopo sisma, hanno voluto vedere i ruderi dell’edificio/scuola dove “Giorgio” intratteneva i piccoli allievi della contrada raccontando loro favole, momenti indelebili. Preziosa è stata la testimonianza di Valeriana Illuminati cugina di quel Raimondo, che da bambino conobbe Giorgio, e nipote di quel Nicola Tirabassi che nel 1930 fece costruire la scuola, benefattore della comunità.
La sintesi di questa bella giornata di riflessione e ricordo ha prodotto un esaustivo servizio televisivo andato in onda nella serata del 18 ottobre durante il TG3 Marche dell’edizione delle 19.30.
Salutati i giornalisti, i quali hanno ringraziato calorosamente tutti per la gentile ospitalità, il gruppo si è spostato oltre il confine montelparese per l’ultima tappa: quella di Ponte Maglio. Ad aspettarlo c’era la nipote di Armanda Viozzi, di Santa Vittoria in Matenano, la quale ha raccontato dell’uccisione di due giovani soldati ospiti nella sua famiglia, in un boschetto vicino al fiume Aso e le angherie subite.
Il nazifascismo ha prodotto immani tragedie! I nostri piccoli borghi, tasselli di un mosaico di morte, non furono risparmiati dalla guerra, eppure, nei peggiori momenti, è emersa quella parte buona dell’umanità che non si volta altrove davanti alle ingiustizie e ci ricorda che abbiamo sempre la possibilità di scegliere.
Eventi come questo onorano ancora Montelparo e i suoi cittadini: un grazie infinito a quanti hanno contribuito a rendere questa giornata unica e speciale.















0 commenti