DIOCESI – Si è conclusa ieri l’Assemblea Sinodale Diocesana, svoltasi l’11 e il 12 ottobre tra Castel di Lama e la Chiesa di San Vittore, con la partecipazione attiva dei consigli pastorali parrocchiali, del Consiglio Pastorale Diocesano e della Consulta dei Laici. Un appuntamento centrale nel cammino sinodale della nostra Chiesa ascolana, dedicato al tema: “L’annuncio del Vangelo, l’oro in una vita frammentata”.

Leggi il primo articolo: FOTO Assemblea Diocesana di Ascoli Piceno, l’annuncio del Vangelo nell’era della frammentazione

L’incontro si è aperto con un momento di preghiera: il canto “Manda il tuo Spirito”, interpretato con sensibilità e splendida voce da Cristina Paolini, accompagnata al pianoforte dal fratello Marco. Un’esecuzione che ha predisposto i cuori all’ascolto.

Nel suo intervento introduttivo, il Vescovo Giampiero Palmieri ha presentato il documento dell’Assemblea sottolineando che il Kerigma, l’annuncio dell’incontro con Cristo risorto, non nasce da strategie o piani pastorali, ma dallo Spirito Santo che guida la Chiesa. «Il Vangelo – ha ricordato – non si impone: si propone con il cuore, e si accoglie nella libertà e nella verità della vita delle persone».
Ha ribadito che il Kerigma non è un messaggio iniziale da superare, ma il cuore vivo e sempre attuale del Vangelo, una buona notizia che accompagna la vita e porta senso e speranza anche nelle fratture della quotidianità.

L’evangelizzazione, ha proseguito il Vescovo, non è solo parola, ma volto, prossimità, testimonianza e relazione. Ha quindi evidenziato alcuni punti chiave: la necessità di una Chiesa in uscita, il primato della Parola di Dio che illumina il cammino delle comunità, la conversione comunitaria come capacità di ascolto e discernimento, e l’urgenza di accogliere senza giudicare, fondando ogni annuncio sull’amore di Dio.
Tra le indicazioni più concrete, il Vescovo ha valorizzato i gruppi di approdo temporaneo e le piccole comunità di accompagnamento, segni di un cammino condiviso e fraterno. Ha poi ricordato che non tutti sono chiamati a frequentare subito la parrocchia, ma che l’annuncio può raggiungere le persone nei luoghi e nei tempi più diversi. L’Eucaristia resta tuttavia il cuore pulsante dell’annuncio, luogo privilegiato dell’incontro con il Risorto.

Particolare attenzione è stata rivolta anche ai nuovi linguaggi digitali, come spazi da abitare con creatività e responsabilità, e all’annuncio del Vangelo nei grandi ambiti della vita sociale: lavoro, fragilità, giustizia, arte, cittadinanza e pace.

Dopo la lettura condivisa del documento, l’Assemblea ha votato le 15 proposte operative, tutte approvate con un consenso superiore ai due terzi. Un segno eloquente di unità ecclesiale e di partecipazione viva, pur nella diversità dei punti di vista.
Spazio è stato poi dato agli interventi di chi non aveva espresso voto favorevole, per offrire motivazioni e contributi utili. Il Vescovo ha ascoltato con attenzione ogni intervento, riconoscendo in ciascuno un valore prezioso nel cammino di discernimento comunitario. Tutte le osservazioni saranno tenute in considerazione nella fase successiva.

In chiusura dei lavori, Monsignor Palmieri ha rilanciato alcune priorità: lo strumento sinodale servirà a orientare i consigli pastorali nella progettazione di iniziative di primo annuncio, soprattutto verso adulti e giovani. Il metodo proposto si articola in cinque fasi: ascolto della Parola, ascolto della realtà, discernimento, decisione condivisa e attuazione.
Ha inoltre sottolineato che i consigli pastorali non devono fare tutto, ma scegliere e accompagnare processi significativi, promuovendo la conversazione nello Spirito come pratica di comunione e ricerca della volontà di Dio.
Ha invitato infine a coinvolgere persone nuove e creative nei consigli, per portare aria fresca e nuove prospettive, superando l’abitudine di affidarsi sempre ai “soliti” collaboratori.

Il Vescovo ha incoraggiato a superare l’isolamento e a vivere una corresponsabilità reale tra parroci e laici, rilanciando la costituzione di équipe ministeriali e zone pastorali. Tutti saranno sostenuti da un vademecum operativo, pensato per accompagnare il cammino sinodale fino al 2028. Ha ricordato infine che, come ha più volte affermato Papa Francesco, il cammino sinodale continuerà: un processo di rinnovamento spirituale e pastorale che non si arresta.

L’Assemblea ha così restituito l’immagine di una Chiesa che non si rifugia nel passato, ma guarda con fiducia al futuro: una Chiesa che ascolta, discerne e si mette in cammino, certa che anche le vite più fragili possono brillare dell’oro del Vangelo.
Due giorni intensi, profondi e ricchi di bellezza, culminati con il ringraziamento del Vescovo all’équipe sinodale per il lavoro svolto e il ricordo commosso di Don Armeno e Don Bernardo, che hanno accompagnato con dedizione questo percorso.

L’Assemblea si è conclusa in Duomo, dove tutti i partecipanti, insieme al Vescovo, hanno celebrato con solennità la festa della Madonna delle Grazie, compatrona della Diocesi.

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