È stato presentato oggi il nuovo progetto di Anffas nazionale “Persone e comunità: promuovere e progettare vite di qualità”; un’iniziativa che punta a rafforzare l’inclusione sociale, l’autonomia e il benessere delle persone con disabilità, in linea con l’Obiettivo 3 dell’Agenda Onu 2030. “Non ci si può più improvvisare”. Vogliamo “garantire dignità, diritti e la migliore qualità di vita possibile alle persone con disabilità e alle loro famiglie”, ha detto il presidente nazionale Roberto Speziale aprendo l’evento e sottolineando l’importanza di investire in formazione, competenze e trasparenza.
Il progetto, finanziato dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali, si articola in quattro assi operativi. Anzitutto formazione per giovani, operatori e familiari, volta a favorire consapevolezza e competenze per l’inclusione; quindi rafforzamento della “capacity building” per gli enti del Terzo Settore, per migliorare la qualità dei servizi. Quindi implementazione degli strumenti digitali per supportare la realizzazione dei Progetti di vita personalizzati, con approccio bio-psico-sociale. Infine supporto normativo e gestional agli enti aderenti alla rete, e non solo, per l’iscrizione al Runts e l’amministrazione condivisa.
All’evento hanno partecipato oltre 250 persone, tra cui Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore, ed Emilio Rota, presidente della Fondazione nazionale Anffas, che hanno ribadito la necessità di mettere la persona al centro dell’agire comunitario.
“I diritti delle nostre persone non si toccano – ha concluso Speziale -. Il Progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato deve essere rispettato”. Se ciò non avverrà, “siamo pronti a denunciare nelle sedi opportune”. Tutte le informazioni e i materiali sono disponibili sul sito Anffas, nella pagina dedicata al progetto.




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