DIOCESI – Un tempo per approfondire la Parola ed i suoi consigli per la vita attraverso l’ascolto e la meditazione; un momento per pregare nel silenzio e nel raccoglimento; un’esperienza immersiva per ritrovare la pace interiore, l’armonia ed il benessere attraverso la contemplazione, la riflessione e la condivisione: questo e tanto altro è stato il ritiro spirituale “Il tempo della speranza”, che si è tenuto Sabato 30 e Domenica 31 Agosto 2025 a Ripatransone, presso i locali delle suore Teresiane.

L’appuntamento, che rientrava tra le iniziative estive dell’itinerario “Custodi della Vita Spirituale”, ha registrato la partecipazione di ben trenta fedeli delle Diocesi del Piceno, i quali nella due-giorni ripana hanno intrapreso un cammino per imparare l’arte del discernimento personale e comunitario.

Ad accompagnarli in questo affascinante percorso introspettivo e spirituale, al termine del quale c’è stata una unanime e pressante richiesta di organizzare altri momenti come questi per poter approfondire la propria vita interiore, sono stati padre Francesco Guglietta e madre Sophia Gitahi, aiutati dal celebre brano dell’evangelista Giovanni riguardante l’incontro della Samaritana con Gesù al pozzo e dagli “Exercitia spiritualia” di un grande maestro del discernimento, Sant’Ignazio di Loyola.

Abbiamo incontrato due partecipanti per farci raccontare la loro esperienza.

Un tempo per entrare a tu per tu con la Parola

Per la Diocesi di Ascoli Piceno, abbiamo raccolto la testimonianza di Antonella Uliassi, appartenente alla parrocchia San Pietro Martire in Ascoli Piceno, la quale ha detto:

“Appartengo alla parrocchia San Pietro Martire, guidata da don Daniele De Angelis, e frequento i gruppi di preghiera organizzati da padre Giuseppe Panarisi nel convento di San Francesco, dove ho avuto l’opportunità di fare un cammino incentrato sul Vangelo di Luca. Quel percorso, che è stato interessante ed illuminante, mi ha stimolato a partecipare ad altri momenti di preghiera, di spiritualità e di formazione. Per questo motivo, seguendo anche l’invito del vescovo Gianpiero (n.d.r. Palmieri) e del parroco don Daniele, insieme ad altri fedeli della parrocchia, abbiamo pensato di organizzare degli incontri nelle famiglie per approfondire la Parola. E poi, insieme, abbiamo deciso anche di partecipare agli Esercizi Spirituali nella Vita Ordinaria. Personalmente provengo dal mondo scout e quindi sono avvezza a momenti di spiritualità, tuttavia non li avevo mai sperimentati. Visto che quest’anno c’era l’opportunità di partecipare nella modalità online, ne ho approfittato. L’incontro a Ripatransone, quindi, è stato per me il punto di arrivo di una ricerca spirituale che già era in corso e, allo stesso tempo, il punto di partenza per un ulteriore cammino di ricerca. 

Il ritiro è stato molto interessante: abbiamo meditato sul brano biblico di Giovanni in cui viene raccontato l’incontro della Samaritana con Gesù al pozzo. Mi ha molto affascinato la prospettiva con cui madre Sophia Gitahi ha raccontato questo incontro, dal punto di vista di una donna che si trova in un momento qualsiasi della sua vita. Una vita peraltro molto chiacchierata e anche difficile. Questo entrare a tu per tu con la Parola in modo intimo e profondo, il riuscire a sviscerarla in un clima di raccoglimento e meditazione, ma anche l’alternare momenti di profonda introspezione a momenti comunitari e di condivisione, sono stati uno strumento per entrare in contatto con noi stessi e per rigenerarci.

È stato molto bello anche l’intervento di don Francesco Guglietta, che ci ha illustrato le regole per il discernimento degli spiriti dagli Esercizi Spirituali di Sant’Ignazio di Loyola: la consolazione, la desolazione ecc. Nel lungo percorso della vita, a ciascuno di noi capitano momenti come quelli di cui abbiamo parlato al ritiro ed io stessa l’ho sperimentato, ma non avevo mai compreso la ritualità di certe azioni e di certi pensieri. L’itinerario spirituale che ci è stato proposto, invece, ha messo in evidenza alcuni passaggi fondamentali che fanno sperimentare un’intima unione con Dio in sé e con gli altri.

Da questo ritiro ho tratto anche un altro beneficio: la comunione. Sono stata molto felice infatti di condividere questa esperienza con altri parrocchiani con cui già faccio un percorso interessante di approfondimento della Parola: una volta al mese ci vediamo per commentare il Vangelo della Domenica successiva. Questo ritiro, vissuto nell’amicizia e nella condivisione, mi ha dato un ulteriore stimolo ad andare avanti in questa mia ricerca spirituale, sia a livello personale sia a livello comunitario”.

Un tempo per riconnettersi con la propria anima

Per la Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, abbiamo invece incontrato Sonia Faenza, appartenente alla parrocchia Sant’Egidio Abate in Sant’Egidio alla Vibrata, la quale ha raccontato:

“È la prima volta che partecipo agli esercizi spirituali e, già di ritorno a casa, ne intravedo i benefici umani e spirituali. Innanzitutto, la bellezza della cornice naturale del monastero delle Teresiane, a Ripatransone , dove si è svolto il ritiro: circondato dal verde delle colline e con alcune finestre (la mia) con vista sul mare e spettacolo dell’alba, questo luogo predispone a rientrare nei tempi e negli spazi di Dio. Spesso, infatti, i nostri tempi e gli spazi che abitiamo, sono lontani dalla natura, ansiogeni e dispersivi , per cui vivere con ordine queste giornate, scandite da momenti alternati tra ascolto della Parola, meditazione, condivisione, silenzio, liturgia e convivialità, ha permesso di riconnetterci con la nostra anima.

La prima giornata è stata dedicata alla lectio divina del brano guida, l’incontro di Gesù con la Samaritana e il dialogo con i discepoli (Gv, 4,1-38) e alla lettura di alcune regole degli ‘Esercizi Spirituali’ di Sant’Ignazio di Loyola, che hanno introdotto il tema del discernimento personale, fondamentale per ogni cristiano. Gesù ci viene incontro in spazi e in tempi opportuni e non opportuni, come fu per la Samaritana. L’importante è esserci, consapevoli che Gesù vuole parlarci sempre, anche dove e quando meno ce l’aspettiamo, soprattutto nei momenti più bui. Lui, che è l’acqua viva, ci invita ogni giorno a un colloquio personale, attraverso l’ascolto della Parola di Dio e la preghiera, affinché fiduciosi, possiamo abbassare le nostre difese e farci toccare nelle ferite più nascoste che ci rendono uomini e donne assetati di vero Amore. In questo contesto, sono state lette le prime regole degli ‘Esercizi Spirituali’ di Sant’Ignazio di Loyola, riguardanti la prima settimana. Come la Samaritana, ognuno di noi ha un’anima diversa dall’altra, con specifiche e proprie modalità interiori: il discernimento personale ha il compito di far conoscere, attraverso gli esercizi, le dinamiche dei moti interiori che oscillano tra momenti di consolazione e desolazione. Il comprendere queste dinamiche orienta le nostre scelte, sia umane che spirituali, permette di sradicare i disordini in cui cadiamo e sintonizzarsi su ciò che Dio vuole da noi e per noi.

Nella seconda giornata, la meditazione della seconda parte del brano della Samaritana (Gv, 39-42) e delle restanti regole degli Esercizi hanno introdotto il tema del discernimento comunitario.
I passaggi evidenziati dalla Parola e dagli Esercizi sono stati tre: il colloquio personale tra la Samaritana e Gesù, il colloquio di Gesù con i discepoli e il colloquio della Samaritana con gli abitanti del villaggio. Per non chiudersi in un autoreferenziale e narcisistico discernimento personale, è necessario condividere la propria esperienza all’interno di un gruppo comunitario che ognuno è chiamato ad intercettare, scegliendolo tra quelli più affini alla sua anima per lo stile pastorale e per il linguaggio che lo caratterizza, con un atteggiamento responsabile e al contempo libero. La scelta di un servizio o di un gruppo, inteso in questo modo, evita due derive opposte: l’isolamento o la dispersione in tante realtà ecclesiali. Il terzo momento è l’apertura verso tutta l’umanità, con uno stile di evangelizzazione attento ai segni dei tempi di Dio. Se da una parte siamo tenuti ad evitare il ripiegamento su noi stessi, dall’altra è dannosa anche la chiusura introversa nelle realtà ecclesiali, perché limita un ulteriore passaggio ampliativo del discernimento. La Samaritana infatti, attraverso un discernimento personale, dopo aver scoperto che Gesù è un profeta, perché la illumina sulla sua vita, scopre attraverso la Comunità che è anche il Cristo, cioè il suo Salvatore-Messia. Ora può lasciare la sua brocca, cioè i suoi amori inconsistenti, per annunciare il vero Amore agli abitanti del villaggio, i quali, grazie alla testimonianza della donna, si aprono alla salvezza e scoprono, che Gesù non solo è il profeta – Messia, ma è anche il Salvatore del mondo. Non basta quindi il discernimento personale e comunitario: per esplorare il mistero di salvezza pasquale sempre più in profondità e larghezza, bisogna vedere l’umanità intera come il campo di Dio, dove siamo chiamati non solo a seminare, ma anche raccogliere ciò che è stato seminato da Dio stesso e da altri, cioè ad osservare come Dio operi in tutti per riconoscerlo Salvatore del mondo ed avere una sua comprensione sempre più dilatata. L’evangelizzazione diventa quindi un andare verso l’altro non come salvatori, conquistando un campo. Il campo c’è, è ovunque intorno a noi: basta guardare il grano che biondeggia per la mietitura e mietere, tornando carichi di covoni, che non abbiamo seminato. Il seminatore infatti è Gesù stesso, che con la sua passione, silenziosamente, opera in tutti. L’evangelizzazione diventa un movimento bidirezionale verso l’umanità e verso la Chiesa stessa che si arricchisce di una conoscenza sempre più profonda del mistero pasquale.
Tutto questo ed altro si è svolto in un clima di accoglienza e cordialità sia dell’equipe organizzatrice sia delle suore”.

Appuntamento, dunque, ai prossimi Esercizi Spirituali e ai prossimi ritiri, che, vista la richiesta unanime dei partecipanti, sicuramente si terranno nei prossimi mesi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *