Almeno 22 bambini sono stati uccisi e altri 21 feriti nelle recenti violenze scoppiate nel governatorato siriano di As-Sweida tra Luglio e inizio Agosto.

Lo riferisce l’Unicef, che denuncia gravi danni alle infrastrutture civili, compresi cinque centri sanitari colpiti e due medici uccisi durante gli scontri.

“È una tragedia allarmante – ha dichiarato Zeinab Adam, vice rappresentante Unicef in Siria –. I bambini continuano a pagare il prezzo più alto in un conflitto che non dà tregua”.

Oltre 190.000 persone, in maggioranza donne e minori, sono state costrette a fuggire. Carenze critiche di cibo, medicine, carburante e acqua aggravano la crisi umanitaria.

L’Unicef ha risposto dispiegando 14 squadre mobili, distribuendo aiuti sanitari, acqua potabile e supporto psicosociale a migliaia di bambini. L’Agenzia Onu chiede l’accesso immediato e sicuro alle aree colpite per consentire la fornitura di beni essenziali e servizi salvavita. “Senza accesso umanitario garantito – ha aggiunto Adam – non ci sarà stabilità né protezione per i più vulnerabili”.

 

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