CASTIGNANO – Mancano ancora pochi giorni e poi le porte del borgo antico di Castignano si chiuderanno. Da Domenica 17 a Giovedì 21 Agosto 2025, come per magia, per la trentaquattresima volta, il tempo si fermerà, anzi tornerà indietro di circa otto secoli e ci si ritroverà immersi nelle magiche notti da Medioevo castignanese.

Ottocento anni precisamente da quel 1225, punto di partenza del tema dell’odierna edizione di Templaria festival: Pax et Bellum. In quell’anno si intrecciano i destini di tre protagonisti che incarnano perfettamente la complessità del XIII secolo: i Templari, Federico II e Francesco d’Assisi.

L’Ordine dei Templari, a quel tempo al culmine del proprio prestigio internazionale, non era ancora stato travolto dalla tragica disfatta di San Giovanni d’Acri,  godeva quindi della piena fiducia papale e giocava un ruolo centrale nella politica internazionale, pronto a sostenere nuove crociate per conto di Onorio III.

Ma proprio in quell’anno si affacciano tensioni con Federico II, il quale sta infatti guidando una trasformazione epocale, fondando lo Studium di Napoli, la prima università laica in Europa, segno tangibile della sua visione politica e culturale. Non è solo un imperatore, è un costruttore di istituzioni e promotore della conoscenza. E il 9 Novembre del 1225 si unì in matrimonio, nella cattedrale di Brindisi, con la giovanissima Isabella di Brienne, regina di Gerusalemme. Il matrimonio, deciso e fortemente voluto dal papa Onorio III, era una strategia del pontefice. Jolanda, all’epoca appena tredicenne, portò in dote all’imperatore anche il relativo titolo di re di Gerusalemme (titolo meramente onorifico ma molto prestigioso per Federico) che il papa intendeva vincolare all’impegno della crociata.

E, infine, il terzo protagonista, il più universale: Francesco d’Assisi. Nel 1225 conclude il suo Cantico delle Creature, una delle prime grandi opere della letteratura italiana, composta dopo una notte di dolore e meditazione. Non è un testo ingenuo, ma una riflessione profonda sulla sofferenza e sull’armonia cosmica, maturata anche grazie all’incontro con il sultano Malik al-Kamil durante la crociata del 1219. In un’epoca segnata dallo scontro tra potere temporale e spirituale, Francesco rappresenta la terza via: non la guerra e non il potere, ma il dialogo radicale.

Di tutto questo si parlerà e si respirerà durante le 5 notti da Medioevo, dal 17 al 21 Agosto, organizzate dalla Pro Loco del Presidente Eros Iacoponi e i suoi operosi volontari, confermando tra l’altro che questa manifestazione non smette mai di crescere e di introdurre innovazioni di rilievo.

È infatti in programma l’uscita dell’intero album “Templaria”, di cui ricordiamo il brano “Sigillum”, colonna sonora originale presentata nell’edizione precedente, in collaborazione con l’artista locale Enrico Botticelli. Inoltre, la rosa degli artisti quest’anno si arricchirà di figure internazionali e nuovi gruppi professionisti (in totale oltre 150) che andranno a completare la nutrita schiera di artisti, già rodata, di Templaria Festival.

Teatro di strada, giocoleria, teatro di figura e teatro itinerante, danza e performance con il fuoco. E poi circa 400 figuranti locali che costituiscono da sempre la colonna portante e imprescindibile del festival. Tutti quanti impegnati in oltre 60 spettacoli per ogni serata negli 11 teatri fissi distribuiti su tutto il circuito, più altre 40 esibizioni nelle taverne e itineranti lungo il percorso tra piazze e ruette millenarie. Questo, insieme ad una scenografia, ogni anno rivisitata e cucita ad hoc sul borgo di Castignano, faranno sì che lo spettatore stesso diventi protagonista all’interno del circuito.

Si riconferma protagonista la birra bionda con etichetta Templaria, che attraverso una partnership con il birrificio il Mastio, verrà prodotta e distribuita, su tutto il circuito del festival nelle 5 serate.

Da ultimo, viste le numerose richieste degli affezionati e visto il riscontro positivo della precedente edizione, Templaria offrirà anche quest’anno la possibilità di partecipare a visite guidate dell’antico borgo, tra musei, chiese e monumenti, prima dello spegnersi delle luci, ovviamente prenotandosi in anticipo. Tra gli altri, si segnalano il “Polo museale de Arte Sacra et delle Icone” presso l’antico Palazzo De Sgrilli in Via Roma,e la “Mostra su le Arti et Tradizioni popolari de la civiltà contadina et artigiana castignanese” presso l’antico allevamento dei bachi in Via Scaramucci.

E poi ancora fiaccole e giochi di fuoco, profumi di pietanze antiche e vini dissetanti, Cavalieri Templari e condannati a morte, menestrelli e musici, mercanti, cartomanti e artigiani. Un “minimondo” tornato indietro di almeno 800 anni. Pronto ad accogliere migliaia di affezionati, turisti, curiosi.

Il 1225 fu quindi un anno “silenzioso” nelle cronache belliche, ma carico di fermenti, tensioni e cambiamenti profondi. Come spesso accade nella storia, il momento decisivo non è quello del fragore delle armi, ma dei semi gettati in silenzio: in fondo, come direbbe Barbero, “la Storia serve a capire da dove veniamo, ma anche cosa possiamo diventare”. Diplomazia, crociate, sapere laico, spiritualità e potere si intrecciano in un delicato equilibrio tra pace e guerra.

800 anni dopo le stesse dinamiche di pace e di guerra, di dialogo e di scontro continuano a segnare il nostro presente. Il Templaria Festival, che è diventato ormai un appuntamento fisso delle estati marchigiane e con un’eco addirittura a livello nazionale, ancora una volta utilizza la lente della storia per riflettere e confrontarsi su temi di attualità. Uno sguardo sul passato per aprire una riflessione attuale, in linea con la propria vocazione: fare storia per capire il presente.

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