MONTEPRANDONE – Si è svolto oggi, Lunedì 11 Agosto 2025, alle ore 10:30, presso il Santuario di San Giacomo della Marca, a Monteprandone, il funerale di padre Stanislao Loffredo, frate francescano dell’Ordine dei Frati Minori, ma anche biblista e archeologo tra i più importanti al mondo. Si deve a lui la scoperta della casa dell’apostolo Pietro a Cafarnao.
La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da padre Simone Giampieri, Ministro Provinciale della Provincia Picena, il quale, durante l’omelia, oltre ad elencare le numerose notizie riguardanti la biografia, gli studi, le pubblicazioni, le scoperte e le ricerche di padre Stanislao, ha ricordato la grande spiritualità del francescano monteprandonese: “Siamo in molti a partecipare alle esequie di padre Stanislao, tanti fratelli francescani, sacerdoti, membri della Custodia in Terra Santa, il sindaco di Monteprandone Sergio Loggi, docenti, ex allievi, la sorella, i nipoti, parenti, amici e conoscenti. Anche il vescovo della Diocesi, S.E. Mons. Gianpiero Palmieri, impossibilitato a partecipare, ha inviato il suo messaggio di condoglianze cristiane. La vita di padre Stanislao è stata di una bellezza straordinaria, il suo impegno immenso e le sue memorie rappresentano una ricchezza di testimonianza davvero preziosa. Per raccontare di padre Stanislao non basterebbe tutta la giornata! Voglio sottolineare, quindi, soprattutto le sue doti umane e spirituali, scientifiche, didattiche, archeologiche e analitiche. Alle prime luci del mattino del 9 Agosto, il sole della Resurrezione ha raggiunto il cuore e lo spirito di padre Stanislao. Sessantanove anni di vita spirituale durante i quali, con fede e pazienza, ha servito il Signore, non si è mai fermato nelle sue ricerche; durante le prove e le malattie che lo hanno riguardato non ha perso il suo umorismo e il suo cuore era sempre pronto ad accettare la volontà di Dio”.
Padre Stanislao Loffreda era nato a Monteprandone, a quel tempo nella Diocesi di Ripatransone, il 15 Gennaio del 1932 da Quintilio e Angellotti Lorenzina. Aveva vestito l’abito francescano il 7 Settembre del 1948 nel convento di San Giacomo apostolo di Cingoli, poi la professione semplice il 17 Settembre del 1949 e la professione solenne a Jesi. Aveva intrapreso gli studi ginnasiali a Sassoferrato e completato gli studi liceali presso il Santuario del Santissimo Crocifisso di Treia.
Alcuni suoi confratelli, in particolare padre Giovanni, hanno delineato le virtù umane e spirituali di padre Stanislao Loffreda: “Sono sommerso da tanti ricordi. La nostra è stata una grande amicizia, un cinquantennio di vita francescana caratterizzato da profonda fiducia, condivisione e confidenza. Lo incontrai nel Febbraio del 1975 a Gerusalemme dove insegnava Teologia Biblica. Da allora ci hanno legato sentimenti di rispetto e di stima. L’ultima volta ci siamo incontrati nel Giugno scorso, quando lo andai a trovare in ospedale. Era molto felice della nostra visita, ci chiese di come andassero le cose a Gerusalemme e della condizione di molti amici e conoscenti. Abbiamo già parlato dei suoi studi, non voglio ripetermi quindi mi permetto di sottolineare solo il Master in Archeologia che ottenne all’Istituto Orientale di Chicago. Tra le molteplici virtù che possedeva padre Stanislao, ricordo la profonda umiltà, nonostante i suoi studi e le sue scoperte. Padre Stanislao verrà ricordato per sempre, sarà sempre presente nei luoghi che ha scavato, nei musei dove ci sono i reperti che ha trovato e nelle sue pubblicazioni”.
Infine anche padre Rossano Pierri ha ricordato, con una riflessione, la figura di padre Stanislao.





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