FORCE – Dal 15 al 20 luglio 2025 si è svolta a Force la tradizionale festa in onore del Santissimo Crocifisso e della Beata Maria Assunta Pallotta, un appuntamento che ha coinvolto profondamente tutta la comunità parrocchiale di San Paolo Apostolo. L’intera settimana è stata caratterizzata da momenti di spiritualità, con una bella partecipazione da parte dei fedeli, che hanno preso parte alle celebrazioni, alle processioni e agli eventi dedicati ai più piccoli.
Don Luca Rammella ha ricordato la storicità e la valenza spirituale del culto, che affonda le sue radici nel XVI secolo. Secondo la tradizione, riportata anche nel libro Il Crocifisso di Force di Marco Corradi, il simulacro giunse miracolosamente a Force risalendo le acque del fiume Aso durante un’alluvione, accompagnato da lumi rimasti inspiegabilmente accesi. Un evento che accese nei cuori dei fedeli una devozione destinata a durare nei secoli.
Il simulacro, un’opera lignea policroma del Cinquecento, oggi custodita nella chiesa di San Francesco d’Assisi a causa dei danni del terremoto del 2016, ha attirato l’ammirazione non solo per la sua bellezza artistica ma anche per la sua forza simbolica. “Il Crocifisso è al centro della nostra fede – ha ricordato don Luca – e ci richiama all’amore di Dio che si dona fino alla fine.”
Il programma ha alternato vari momenti. Particolarmente vissuta è stata la Messa solenne del 20 luglio, presieduta dal vescovo Gianpiero Palmieri, seguita da una partecipatissima processione per le vie del paese con il SS. Crocifisso e la reliquia della Beata Pallotta.
Nella sua omelia, mons. Palmieri ha invitato la comunità a tornare alle sorgenti vive della fede, riscoprendo nella Croce il segno dell’amore che salva e nella Beata Assunta Pallotta un esempio di umiltà e dedizione missionaria.
L’intera festa si è così trasformata in un’esperienza corale di fede e partecipazione viva del popolo.

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