“I bambini in tutto il Medio Oriente corrono un grave rischio di subire danni fisici, gravi sofferenze emotive e di dover abbandonare le proprie case, a seguito dell’escalation delle ostilità nella regione”. Lo afferma Save the Children.
“Save the Children è molto preoccupata per i recenti sviluppi e per gli attacchi aerei israeliani e iraniani, in cui già alcuni bambini sembrerebbero aver perso la vita, che contribuiscono a rendere ancora più instabile un contesto regionale già fragile. Sebbene le implicazioni complete di questa escalation siano ancora da stabilire, il rischio di un più ampio scontro regionale è reale e estremamente allarmante. In diversi Paesi, i bambini vivono in contesti caratterizzati da ripetuti cicli di violenza, paura e sfollamento, con conseguenze a lungo termine per la loro sicurezza, il loro benessere e il loro futuro. L’uso di armi esplosive in aree popolate rischia di causare gravi danni ai civili, soprattutto ai più piccoli, e dovrebbe essere evitato a tutti i costi. Oltre a essere uccisi e a perdere i propri cari e le proprie case, i bambini sono terrorizzati dai missili che vedono in cielo, dal rumore dei raid aerei e nel sentirsi dire di stare lontani dalle finestre e rimanere al riparo. Save the Children invita tutte le parti a rispettare il diritto internazionale umanitario e a dare priorità alla protezione della vita dei civili”, ha dichiarato Ahmad Alhendawi, direttore regionale di Save the Children per Medio Oriente, Nord Africa ed Europa Orientale.
“I bambini sono sempre i primi e i più colpiti da ogni forma violenza e coloro che subiscono di più le conseguenze di ogni conflitto. Ogni guerra è una guerra contro i bambini”. Save the Children chiede un’immediata de-escalation, la protezione dei civili, soprattutto dei bambini, e un accesso umanitario senza restrizioni in tutte le aree colpite.

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