DIOCESI – “Il Cammino sinodale è ormai avviato in tutte le Chiese che sono in Italia, ciascuna delle quali ha scelto i suoi referenti diocesani, che stanno coordinando i percorsi”.

Con queste parole si apre la lettera dell’equipe sinodale diocesana, indirizzata ai presbiteri, diaconi, consacrati e consacrate e a tutti gli operatori pastorali.

L’equipe scrive: “Sono partiti tanti gruppi sinodali locali, chiamati ad ascoltarsi a vicenda, in particolare nei Consigli pastorali parrocchiali e negli Organismi di partecipazione. L’ultima Assemblea Generale Straordinaria della Cei, svoltasi a Roma dal 21 al 24 novembre, che ha preso la forma di esperienza sinodale tra i Vescovi, è stata molto gradita e feconda. Il desiderio di Papa Francesco, che il Sinodo dei Vescovi prenda avvio da un’ampia consultazione del popolo di Dio, sta trovando ascolto in tutto il mondo e anche nelle Chiese del nostro Paese.
Nel tempo che porterà da Natale a Pasqua, il Cammino entrerà nella sua fase più intensa; saranno di aiuto i referenti (due per parrocchia o realtà ecclesiali) che stanno seguendo o seguiranno il percorso sinodale diocesano, a livello parrocchiale, di unità pastorale (o simili) e realtà ecclesiali. Chiediamo che possibilmente entro l’epifania venga completato l’elenco dei referenti (alleghiamo l’elenco dei nominativi ricevuti) in modo da poterli incontrare, magari on line, e dare tutte le indicazioni necessarie. La diffusione dei gruppi sinodali sul territorio, anche al di fuori degli ambienti parrocchiali ed ecclesiali, richiederà infatti una “regia” condivisa: i referenti, presenti sul nostro territorio, saranno “lievito” di fraternità, punto di riferimento e facilitatori per coloro che accoglieranno l’invito a dare il proprio contributo.
A questo proposito, rilanciamo i due testi che il Consiglio Permanente della CEI ha offerto a settembre scorso: il Messaggio ai presbiteri, ai diaconi, alle consacrate e consacrati e a tutti agli operatori pastorali e la Lettera alle donne e agli uomini di buona volontà.
Insieme ai referenti locali, seguendo la creatività dello Spirito, occorre iniziare a immaginare i luoghi e gli ambiti in cui proporre, pandemia permettendo, gruppi sinodali aperti a tutti: abitazioni, luoghi di ritrovo, di cura e di recupero; incontri per categorie professionali, ora di religione, ecc.
Il Cammino sinodale è anche circolazione di doni: condividiamo quanto di buono sta avvenendo, a livello locale, per darne notizia sul sito diocesano e da qui segnalare al portale nazionale.
Buon Anno!”

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