Salvatore Tropea – Città del Vaticano

Dopo la preghiera dell’Angelus, nel giorno della festività del protomartire Santo Stefano, Papa Francesco si è unito “al dolore che si è abbattuto sulla cara popolazione delle Filippine a causa del tifone Phanfone”. “Prego per le numerose vittime, per i feriti e per le loro famiglie”, dice il Papa invitando poi i fedeli presenti in Piazza San Pietro a recitare con lui la preghiera dell’Ave Maria “per questo popolo al quale voglio tanto bene” (Ascolta le parole del Papa). Il tifone, con venti a 195 chilometri orari, ha infatti colpito ieri alcuni villaggi rurali e aree turistiche delle Filippine centrali. Il bilancio è di almeno 16 morti, numerosi feriti e almeno sei persone risultano disperse nella provincia di Iloilo. I danni maggiori, invece, si contano nell’arcipelago delle Visayas, mentre anche l’aeroporto di Kalibo risulta gravemente danneggiato.

Il Papa ringrazia per le preghiere e gli auguri

Dopo la preghiera per il popolo filippino, il Papa ha salutato i molti pellegrini provenienti dall’Italia e dal resto del mondo. “La gioia del Natale che riempie anche oggi i nostri cuori – sottolinea Francesco – susciti in tutti il desiderio di contemplare Gesù nella grotta del presepe, per poi servirlo e amarlo nei nostri fratelli, specialmente i più bisognosi”. Infine, il Pontefice ringrazia per i tanti messsaggi di auguri ricevuti in questi giorni, soprattutto per “il dono della preghiera che tanti di voi – afferma – hanno promesso di fare”.  “Non mi è possibile rispondere a ciascuno – conclude – ma prego per ognuno”.

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