Sicurezza e difesa, competitività economica, bilancio, valori e apertura al mondo. Sono i pilastri della visione cipriota dell’Ue. Dal 1° Gennaio 2026, e per sei mesi, Nicosia avrà la presidenza di turno dell’Unione Europea, per la quale si insiste sul tema dell’“autonomia”.

Cipro prende il testimone dalla Danimarca, proseguendo su alcuni filoni principali: la questione-Ucraina (pace, sostegno a Kiev, ricostruzione), il Quadro finanziario pluriennale che si fatica a definire per le divisioni interne al Consiglio, approvvigionamenti energetici, pressioni economiche esterne, gestione della migrazione.

Il Presidente cipriota Nikos Christodoulides ha affermato: “L’Europa non cede alle crisi, non teme le sfide. Al contrario, le accoglie come opportunità e si evolve”.

Nella cerimonia di presentazione della presidenza semestrale, illustrandone anche il logo, il Presidente ha dichiarato: “La Repubblica di Cipro sa cosa vogliono dire l’invasione e l’occupazione”, facendo riferimento alla presenza dei militari turchi nel nord dell’isola mediterranea. Fra gli impegni assunti anche un “Patto per il Mediterraneo” tutto da definire.

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