DIOCESI – Ieri, Domenica 28 Dicembre 2025, è avvenuto il duplice ingresso di mons. Federico Pompei e don Claudio Capecci nelle parrocchie del Trivio di Ripatransone e di Cossignano. Entrambe le Celebrazioni sono state presiedute dall’arcivescovo Gianpiero Palmieri, vescovo delle Diocesi di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto.
Numerose le persone che hanno accolto festosamente i due presbiteri, sia nell’attiva frazione del Trivio, nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice, sia nell’antico borgo di Cossignano, nell’elegante chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo.
Alcune curiosità
I due sacerdoti provengono dalla grande Unità Pastorale di Grottammare, con duplice parrocchia: San Pio V e San Giovanni Battista, rispettivamente come parroco e come vicario parrocchiale. Saranno attivi ancora qualche giorno a Grottammare, fino alla data d’insediamento del nuovo parroco, don Roberto Traini, proveniente da Cupra Marittima, che giungerà il 18 Gennaio 2026.
. Entrambe le Comunità hanno fatto dono all’arcivescovo Gianpiero di due casule estive, che egli ha voluto custodire nelle rispettive sagrestie, così da poterle indossare quando vi tornerà.
. I responsabili dei Consigli Pastorali delle due comunità hanno accolto con entusiasmo i due sacerdoti e ringraziato il Vescovo per la scelta effettuata. Giovanni Matricardi, a nome della comunità, ha sottolineato: “Siamo pieni di gioia nell’avervi tra noi, vi aiuteremo!”.
. Presenti anche Anna Maria Ciotti, presidente del Circolo Trivio e il vicepresidente Samuele Matricardi, oltre ai rappresentanti di associazioni di volontariato locale;
. Don Claudio ha voluto salutare il suo papà Umberto, che ha voluto partecipare alle celebrazioni, nonostante alcune difficoltà di salute;
. In entrambe le Funzioni, ha servito l’altare il diacono Walter Gandolfi;
. A Cossignano, mons. Gianpiero ha benedetto gli anelli dei coniugi Pacifico ed Anna Barbizzi, nel loro 59mo anniversario di matrimonio. Auguri !
Le omelie dell’arcivescovo Gianpiero sulla Sacra Famiglia
“Quello che è meravigliosamente sorprendente è che Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo, abbia voluto vivere dentro una famiglia e, proprio nella dinamica della famiglia umana, ha voluto vivere la logica dell’imparare dal punto di vista umano, come ciascuno di noi. Anche il Vangelo sottolinea che Gesù era sottomesso ai suoi genitori. Gesù cresceva in età, sapienza e grazia – ha spiegato l’arcivescovo Gianpiero – Gesù, realmente uomo, non aveva nessuna pretesa di bastare a se stesso, aveva bisogno degli altri, perché nessun uomo basta a se stesso. Questa idea che siamo connessi agli altri nasce dalla Bibbia, ma oggi non è molto di moda, c’è un individualismo delirante: dai sondaggi emerge che il 47 % delle famiglie italiane è formato da una sola persona. In pratica per molte persone non c’è famiglia. Vivere da soli è una grande tentazione, ma è sbagliato: nessuno ci può correggere, non abbiamo confronto. Ho scelto il celibato per vocazione: quando la sera vado a dormire sono solo, perché il Signore mi ha chiamato a questo. Ma i coniugati si ritrovano in due a letto e si parlano, si chiedono che cosa è accaduto, allora non si ha scampo. Dobbiamo riflettere su noi stessi, perché la persona che ci vuol bene e che abbiamo scelto, ci legge in viso il nostro stato d’animo. Questo è sano, perché ci aiuta a superare l’individualismo. Non è bello vivere come un’isola senza confrontarsi con gli altri, il rischio dell’ individualismo e dell’egoismo è molto alto. E la Comunità cristiana è una famiglia di famiglie. Federico e Claudio vanno d’accordo, si vogliono bene, si compensano, si aiuteranno senz’altro sia a Trivio che a Cossignano, si sosterranno insieme. Allora buon cammino! Camminiamo tutti insieme nella nostra Chiesa Diocesana!”
Le parole di Mons. Federico ai fedeli di Trivio e Cossignano
Don Claudio collabora a Trivio e a Cossignano già da un anno, quindi i parrocchiani un po’ già lo conoscono. Mons. Federico, invece, si è presentato alla comunità raccontando la sua vita: “Sono 51 anni che sono prete. Ho 75 anni suonati . Dal 1974 e per ben 17 anni sono stato vicario parrocchiale nella chiesa della Madonna della Marina, dove sono nato e cresciuto. Poi il vescovo Giuseppe Chiaretti mi chiese di andare a Centobuchi per creare una chiesa e una parrocchia, visto l’aumento in zona della popolazione. Dopo 18 anni, il vescovo Gervasio Gestori mi chiese di spostarmi a Villa Rosa di Martinsicuro e vi sono restato per 10 anni. Il Vescovo Carlo Bresciani, infine, sei anni fa, mi chiese di andare a Grottammare, dove avrei avuto due parrocchie e andai. Perciò provengo da Grottammare, dove ho accompagnato due parrocchie e gestito 4 chiese . Avrei voluto riposarmi un po’, ma il qui presente vescovo Gianpiero Palmieri mi ha chiesto di compiere ancora un’impresa: continuare la mia pastorale in due comunità piccole, qui a Trivio e Cossignano, accanto a don Claudio. E allora eccomi qui! Inizierò il mio mandato subito con due azioni: a Cossignano andrò a celebrare la Messa in casa degli ammalati che non possono recarsi in modo autonomo alle celebrazioni e poi girerò per le case per conoscere le famiglie, le 19 contrade e gli 858 abitanti del paese. A Trivio sarò più presente durante il periodo estivo, tenendo presente che vi saranno molte occasioni di incontro festoso della comunità. Voi siete la ciliegina sulla torta della mia vita pastorale. Vi chiedo solo una cosa: se qualcosa non vi dovesse piacere, vi prego di dirmelo direttamente, così risolveremo insieme, aiutandoci l’un l’altro”.
Il saluto del sindaco di Ripatransone, per Trivio, Alessandro Lucciarini de Vincenzi
“Siamo contenti della Sua scelta, Eccellenza, grazie! Sia don Federico che don Claudio rappresentano la mia adolescenza e giovinezza: conobbi don Federico alla Regina Pacis di Centobuchi, dove abitavano i miei zii, ed ebbi modo di apprezzarne le doti di accoglienza e di disponibilità di cuore. Con don Claudio sono cresciuto: lui è uno di noi. Vi auguro un buon lavoro e ricordate che non vi lasceremo mai soli”.
Il saluto del sindaco di Cossignano, Roberto Luciani
“Grazie alla comunità grottammarese, che qui vedo presente in chiesa e anche agli altri ex parrocchiani di don Federico, di Centobuchi e Villa Rosa: siete i benvenuti a Cossignano! Il grazie più grande, però, lo rivolgo a Lei, mons. Palmieri , per aver ascoltato il grido della nostra piccola comunità che stava soffrendo dal punto di vista pastorale. Sono già felice di vedere così tanti chierichetti e la chiesa così piena oggi! Grazie! Prima eravamo disorientati, abbiamo avuto in sei anni una alternanza di sacerdoti senza continuità, Lei ci ha ascoltato, ci ha dato un sacerdote saggio, maturo e un sacerdote giovane pieno di entusiasmo: la spinta, la gioventù, unite alla saggezza e alla tradizione. Non potevamo sperare di meglio, grazie Vescovo! Stiamo crescendo demograficamente, abbiamo nuove famiglie e ci mancava una stabilità parrocchiale. Grazie alla Madonna Assunta, che, con San Giorgio nostro patrono, benedica tutti. Don Federico, ti accogliamo come Padre e Guida spirituale! Grazie don Claudio, ti aiuteremo e cammineremo insieme!”





























0 commenti