Foto Calvarese/SIR

 

“Riteniamo non più rinviabile una scelta chiara e definitiva sulle modalità con cui garantire, ora e in prospettiva, la continuità produttiva dello stabilimento”. La Conferenza episcopale pugliese, riunita ieri a Molfetta presso il Pontificio Seminario Regionale “Pio XI”, ha fatto propria “la preoccupazione espressa dall’arcivescovo di Taranto, mons. Ciro Miniero”, manifestando “vicinanza ai lavoratori dell’ex Ilva, oggi segnati da incertezze profonde sul futuro occupazionale”. I vescovi richiamano “gli studi scientifici e le perizie disposte dalla magistratura” che “confermano l’urgenza di superare un modello industriale ormai obsoleto e ancora gravemente lesivo della salute dei lavoratori e dei cittadini, in particolare di quanti vivono nei quartieri più esposti alle ricadute ambientali”. “Portiamo nel cuore – affermano i presuli – il dramma delle persone, bambini, giovani, adulti e anziani che quotidianamente affrontano malattia e sofferenza a causa dell’inquinamento e a quanti hanno perso i propri cari”. Di qui l’appello “con forza alle istituzioni e alla politica di assumere decisioni rapide e responsabili: il tempo dell’attesa si è esaurito e ogni ulteriore rinvio prolunga un’agonia ingiustificabile”. “La speranza cristiana ci sostiene nel credere che un futuro diverso per Taranto sia possibile: si può produrre acciaio senza compromettere la salute e si può restituire prospettiva a un territorio che non può più vivere dipendendo da un’unica vocazione industriale”, concludono i vescovi.​​​​​​​​​​​​​​​​

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *