Di Giuseppe Mariucci

MONTELPARO – Da Montelparo vogliamo ricordare sia la morte del Padre Sacramentino Giuseppe Crocetti ma vogliamo ricordare anche un altro padre Giuseppe Crocetti, della diocesi di Fermo, morto diversi anni fa, per quanto ha saputo donare, con il suo impegno e la sua passione, anche alla nostra comunità di Montelparo.

Fu infatti lui, nel 1989, a raccogliere l’invito di amici, autorità e associazioni montelparesi, decidendo di realizzare una “Guida storica e artistica di Montelparo”, che mise in luce la ricchezza medievale e il valore culturale del nostro paese.

Grazie alle sue ricerche, Montelparo riscoprì il proprio patrimonio storico e artistico. Padre Crocetti amava ripetere quanto fosse “incredibile la bellezza dell’arte montelparese, diffusa ovunque: nei palazzi, nelle chiese e nelle vie”.
Con rigore e dedizione studiò documenti, archivi e biblioteche, portando alla luce i legami che Montelparo ebbe nei secoli con importanti realtà religiose e artistiche: l’Imperiale Abbazia di Farfa, il Monastero di Santa Vittoria (in un periodo Abbazia Benedettina), il Presidiato Farfense e il Rettorato della Marca.

Il risultato di questo intenso lavoro fu pubblicato nel volume “Montelparo” (Il Segno Editore, 1990), frutto di un anno di appassionata ricerca. In quelle pagine, padre Crocetti illustrò con maestria i tesori d’arte delle chiese e del territorio, facendo conoscere anche i nomi di molti artisti fino ad allora ignoti.

Nel suo testo scrisse parole ancora oggi attuali:

“Il futuro turistico di Montelparo, grazie anche alla sua preziosa storia, viene promosso con le attività ricettive di pensioni, alberghi e ristoranti creati da privati con genialità, decoro e buon gusto… segno evidente di una vitalità costantemente operosa!”

E volle ricordare un antico verso di un anonimo poeta montelparese:

Fior d’ametista,
Montelparo ha buon clima e bella vista,
ricco è di storia, arte e quanto basta
per suscitare l’incanto del turista!

Buon viaggio verso il cielo, padre Giuseppe.
Il Signore ti renderà merito per quanto hai saputo realizzare su questa terra, e per l’amore che hai nutrito verso la nostra Montelparo.

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