SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’arte come strumento di cura che riesce a far esprimere i moti dell’animo e come occasione di inclusione che consente di scoprire il valore della condivisione: è questo il cuore dell’iniziativa “Sarà un capolavoro!“, una mostra d’arte sul tema delle fiabe e delle favole che vedrà protagonisti gli outsider artists del Centro Diurno “I colori della mente del Dipartimento di Salute Mentale dell’AST 5 e del “Servizio di Sollievo” dell’Ambito Territoriale XXI.

La rassegna d’arte, promossa dall’associazione di promozione sociale Antropos ETS” in collaborazione con l’associazione “Psiche 2000 ODV“, è stata curata dal prof. Andrea Viozzi, che si è occupato anche del vernissage che si terrà Domenica 26 Ottobre 2025 alle ore 17:00, presso la Palazzina Azzurra in San Benedetto del Tronto.

All’inaugurazione della mostra, che resterà aperta fino al 16 Novembre 2025, sarà presente anche l’arcivescovo Gianpiero Palmieri, oltre ad alcuni rappresentanti del Comune di San Benedetto del Tronto e dell’AST 5: l’iniziativa infatti vanta il patrocinio del Comune di San Benedetto del Tronto, delle Diocesi del Piceno e della Scuola di Formazione Teologica della Diocesi Truentina.

Il prof. Viozzi, che è anche docente presso il Liceo delle Scienze Umane, presso l’Università della Terza Età e del Tempo Libero e presso la Scuola di Formazione Teologica interdiocesana del Piceno, dichiara: “Dopo la bellissima mostra dell’anno scorso, intitolata ‘Quattro Mani’, in cui sono stati protagonisti gli ospiti del Centro Diurno ‘I colori della mente’ di San Benedetto del Tronto, quest’anno ho pensato di coinvolgere anche gli ospiti del ‘Servizio di Sollievo’, un altro Centro Diurno a confine tra San Benedetto e Grottammare. Il pubblico che verrà a visitare la mostra potrà ammirare opere interamente realizzate dai ragazzi, dalle ragazze, dai signori e dalle signore che frequentano i due Centri. Proprio per tale ragione abbiamo dato questo titolo alla rassegna: qualsiasi opera si osserverà delle tante che verranno esposte, infatti, sarà comunque un’opera eccellente, un capolavoro“.

“Abbiamo scelto il tema delle fiabe e delle favole – prosegue il prof. Viozzi –  perché permette una narrazione fantastica, attraverso la quale si esplorano le emozioni, le difficoltà reali di tutti i giorni: gli animali delle favole, infatti, sono un po’ antropomorfi ed insegnano lezioni morali e comportamentali. Per quanto concerne, invece, le tecniche utilizzate, come al solito sono le più disparate: principalmente dipinti su tela, quindi tempere ed acrilici, però ci sono anche oggetti particolari di uso quotidiano che sono diventati dei piccoli capolavori attraverso la pittura effettuata da questi artisti. Oggetti che non voglio assolutamente svelare, ma che vi invito a venire a vedere personalmente”.

Questa esposizione è già di per sé un capolavoro: essere riusciti a coinvolgere persone con disabilità mentale in un progetto così coraggioso e al contempo prezioso ed aver usato l’arte come strumento di comunicazione e di cura è già una grande vittoria per il valore sociale che essa rappresenta. Consapevoli del valore sociale dell’arte, infatti, con questa mostra gli organizzatori hanno raggiunto un triplice obiettivo.
Agli outsider artists hanno permesso di far emergere talenti e potenzialità inespressi, di accrescere l’autostima e di comunicare emozioni attraverso un linguaggio non verbale che meglio riesce a tradurre i moti del loro animo.
Agli artisti del territorio ha consentito di misurarsi con emozioni e persone nuove e di arricchire in ampia misura il loro bagaglio umano ed artistico.
Per la comunità l’evento espositivo rappresenta uno spazio culturale di coesione ed inclusione, aperto a tutti, che consente di ricevere una comunicazione che diversamente, attraverso i consueti canali espressivi verbali, non sarebbe mai arrivata, in particolare alle generazioni più giovani. Nelle mattinate di apertura dei suggestivi ambienti della Palazzina Azzurra, infatti, il percorso espositivo potrà essere visionato gratuitamente dagli studenti delle Scuole del Piceno di ogni ordine e grado, al fine di promuovere la conoscenza artistica attraverso l’analisi del variegato universo dell’arte contemporanea ed educare le giovani generazioni sull’ importanza dell’inclusività sociale con l’obiettivo di prevenire discriminazioni e soprusi.

Ringrazio prima di tutti gli outsider artists e i volontari dei due Centri Diurni, che hanno messo a disposizione il loro talento e il loro tempo per la realizzazione di queste opere – afferma il prof. Viozzi -. Ringrazio poi anche tutti gli artisti che li hanno affiancati, dedicando il loro tempo al progetto e condividendo le loro conoscenze ed abilità: non era scontato. Ringrazio l’Azienda Sanitaria Territoriale per la sua estrema vicinanza.  Ringraziamo l’Amministrazione Comunale di San Benedetto del Tronto, nella figura dell’assessora alla Cultura Lia Sebastiani, che ci mette a disposizione la Palazzina Azzurra e che è sempre molto sensibile a queste tematiche. Ringrazio inoltre don Lorenzo Bruni, direttore della Scuola di Formazione Teologica, per averci dato il patrocinio e per aver accettato il nostro invito a partecipare al vernissage. Ringraziamo infine il nostro carissimo Vescovo, Sua Eccellenza Gianpiero Palmieri, che si è subito messo a disposizione per darci il patrocinio e parteciperà anche all’inaugurazione di Domenica. Lo ringraziamo di cuore per le sue parole, per il suo calore e per il suo affetto”.

Invito tutti a visitare la nostra mostra – conclude Viozzi -, perché si tratta di un progetto che valorizza le opere di artisti che, anche se non hanno frequentato accademie o corsi di disegno, mettono l’amore in tutto quello che fanno. E questo è arte. E questo è già un capolavoro!”.

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