OFFIDA – Un viaggio teatrale alla scoperta dell’uomo dietro il genio. Essere Leonardo da Vinci. Un’intervista impossibile porta in scena, il 28 ottobre alle 18.30 alla Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, i segreti, il metodo di lavoro e le passioni del più grande innovatore del Rinascimento, con i consigli e le riflessioni di una vita.

Scritto, diretto e interpretato da Massimiliano Finazzer Flory, con la partecipazione di Gianni Quillico, lo spettacolo adotta il format dell’“intervista impossibile”: un dialogo immaginario ma profondamente autentico, costruito sulle stesse parole di Leonardo.

Finazzer Flory diventa Leonardo, letteralmente: indossa costumi d’epoca, un trucco che ricostruisce fedelmente i tratti del genio di Vinci e recita in lingua rinascimentale, attingendo ai testi originali, tra cui il celebre Trattato della pittura. I gesti misurati, lo sguardo profondo, i riferimenti ai ritratti storici contribuiscono a creare un’atmosfera sospesa, dove il pubblico ha la sensazione di trovarsi davvero di fronte a Leonardo.

Nel corso dell’intervista, il Maestro racconta la propria infanzia, le sue esperienze civili e militari, e si interroga su come si diventa “bono pittore”. Parla del legame tra arte e scienza, tra pittura e musica, delle sue ricerche anatomiche, botaniche e matematiche. Svela la sua passione per l’acqua, risponde alle critiche dei contemporanei, spiega i “moti dell’animo” e anticipa, con visioni profetiche, il sogno del volo umano.

Lo spettacolo, fondato interamente sui pensieri e le parole autentiche di Leonardo, con un’impeccabile ricostruzione scenica, debuttò in occasione di Expo 2015. Da allora è stato rappresentato nei luoghi simbolo della cultura mondiale: dalla National Gallery di Londra alla Morgan Library di New York, dall’Ermitage di San Pietroburgo al CERN di Ginevra, fino al Castello di Clos Lucé nella Loira.

Acclamato a livello internazionale — dagli Stati Uniti a Tokyo, da Parigi a Singapore, da Oslo a Hong Kong — Essere Leonardo da Vinci ha conquistato pubblico e critica. In Italia è stato ospitato nei più prestigiosi teatri, tra cui La Fenice di Venezia, il Piccolo Teatro di Milano, il Teatro Regio di Parma e il Teatro di Vinci.

Dallo spettacolo è stato tratto anche l’omonimo film, coprodotto con Rai Cinema, premiato in numerosi festival cinematografici internazionali.

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