“L’intelligenza artificiale è una presenza attiva nella vita dei bambini e degli adolescenti”. È quanto si legge nel rapporto “Comunicazione umanitaria, infanzia e intelligenza artificiale”, diffuso oggi a Roma durante un evento organizzato dall’Unicef in collaborazione con l’università Luiss Guido Carli. Il documento analizza potenzialità e rischi dell’IA in relazione ai diritti dell’infanzia e invita governi, aziende e società civile a collaborare per uno sviluppo tecnologico inclusivo. “La generazione di contenuti di comunicazione con il supporto dell’IA che riguardano l’infanzia va sempre monitorata – si legge – perché questo è un tema che solleva preoccupazioni sulla sicurezza delle informazioni”. Il rapporto evidenzia i pericoli legati all’uso manipolatorio di immagini e video, come i deepfake, capaci di distorcere la realtà e strumentalizzare i bambini nelle crisi umanitarie. L’Unicef raccomanda un uso trasparente e responsabile dell’IA, nel rispetto della privacy e della dignità dei minori. “I sistemi vanno progettati per rispettare i diritti dei bambini”, garantendo protezione, equità e accesso non discriminatorio.

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